La Sampdoria vince e convince a Empoli, ma Damsgaard ancora non è al meglio. Il mistero del talentino danese che D’Aversa si coccola e continua ad aspettare.
Una bella, bellissima Sampdoria finalmente riscuote la prima vittoria in campionato e balza così a 5 punti in classifica. Ad Empoli, con un 3-0 rifilato ai padroni di casa, si è vista una squadra che ha una chiara impronta, quella di mister Roberto D’Aversa. Un calcio propositivo, veloce e intenso, in grado di far brillare tutti i suoi componenti. O quasi tutti.
In realtà la prestazione ha evidenziato l’istinto da bomber di Francesco Caputo, che firma non solo il primo goal con la Sampdoria ma anche una doppietta e la quota 51 reti in Serie A. La prestazione poi ha evidenziato lo stato di grazia di Antonio Candreva, con un assist sopraffino e un destro a giro da paura. C’è poi la partita di Fabio Quagliarella, che ancora non ha segnato ma si è preso i complimenti di D’Aversa per come ha mosso il gioco e dettato i tempi offensivi ai compagni.
Poi c’è Mikkel Damsgaard. Il talento che tutti stavano aspettando e che, in parte, continuano ad aspettare. Dopo le promesse della scorsa stagione e un Europeo quasi da protagonista, il giovanissimo danese sta ancora faticando a fare il salto di qualità. Per carità, dopo un 3-0 così schiacciante e meritato è difficile bocciare Damsgaard, che ha saputo pure rendersi pericoloso con due discrete conclusioni. Ma per uno come lui forse è ancora troppo poco.
La Sampdoria ha bisogno di Damsgaard, D’Aversa lo aspetta e lo esalta

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D’Aversa lo aspetta e gli dà fiducia, sa che con un ragazzo così giovane bisogna avere pazienza. Infondo ha saltato il ritiro pre campionato, non ha ancora raggiunto la condizione migliore e ci vuole tempo. Tempo che l’allenatore della Sampdoria vuole continuare a dargli finché è necessario, a giudicare anche dalle parole spese per Damsgaard nel post partita di Empoli.
Candreva e Damsgaard hanno dato una grande mano agli attaccanti sia in fase offensiva che difensiva. Mentre difendevamo partivano da mezzali e poi pressavano sull’esterno il portatore di palla, hanno corso tantissimo. Candreva da sinistra può fare più goal se rientra sul destro, ma ricordiamoci che c’è anche Mikkel. Da quel lato un talento come lui può esplodere e darci un grande aiuto
Ma resta il fatto che ormai il campionato è alla quarta giornata e che l’Empoli non è il Milan o l’Inter, contro cui un giovane un po’ fuori condizione può legittimamente faticare. D’Aversa ha promosso a pieni voti la prestazione del classe 2000 della Sampdoria, ma forse era questa la partita giusta per scrollarsi di dosso critiche ingrate e alcune difficoltà. Anche perché, se oggi rileviamo un lieve calo nel rendimento di Damsgaard anche dopo una vittoria 3-0, la colpa (o il merito) è soltanto sua. Quella di averci abituato a grandi cose l’anno scorso, tanto da inneggiare al tradimento se Ferrero lo avesse ceduto per meno di 30 milioni.
Valore che sicuramente gli compete, ma che al momento nel nuovo campionato non ha ancora dimostrato (del tutto) di avere. Può anche essere che l’assenza di Jakub Jankto, suo concorrente dell’anno scorso, gli abbia dato un eccesso di sicurezza, che potrebbe essere fugato da un Mohamed Ihattaren pienamente recuperato. O può darsi che le sue giovani spalle debbano ancora abituarsi a convivere con la pressione che hanno addosso. Ma se Candreva, Caputo e Quagliarella già girano e fanno girare la Sampdoria a meraviglia, figuriamoci quando il vero Damsgaard ritroverà l’estro smarrito cosa potranno realizzare tutti quanti insieme. In effetti ha ragione D’Aversa: continuiamo ad aspettare. Tanto, per ora, ci pensano gli altri tre…