L’ex calciatore della Sampdoria Moreno Mannini ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a La Sud blucerchiata, ecco le sue parole…
La Sampdoria di Andrea Pirlo è pronta a ospitare il Como per alimentare l’obiettivo play-off, il quale sembrava sfumato in avvio di stagione ma che adesso è più vivo che mai. Infatti i liguri ottavi in Serie B sono padroni del proprio destino e a 4 giornate dal termine della stagione regolare non possono permettersi altri passi falsi.
Infatti dopo una serie di 4 vittorie consecutive contro Feralpisalò, Ascoli, Bari e Ternana sono arrivati 2 pareggi (Palermo e Spezia) e una sconfitta contro il Sudtirol. Nelle ultime 3 giornate la Sampdoria ha raccolto solo 2 punti e questo ha permesso alle rivali di avvicinarsi.
Il pensiero dell’ campione blucerchiato su La Sud blucerchiata
Sampdoria, Moreno Mannini: La Sud sempre vicina alla squadra, altrove invece…
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L’ex Sampdoria Moreno Mannini ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica, ecco cosa ha detto in merito alla tifoseria blucerchiata. Le parole:
Malgrado le tante sconfitte, non si sono mai permessi di fischiare un giocatore durante la gara, vorrei vedere cosa succederebbe altrove. Solo per la dedizione, meriterebbero la serie A. Sono sempre eccezionali, come quando giocavo.
Ogni tanto devo tornare per forza per rivedere i miei amici, ritrovare le abitudini, come il pranzo da Carmine. Non posso mancare. Ora è passato tanto tempo e mi sembrava l’occasione giusta, in attesa di riuscire a fare la solita rimpatriata con il gruppo dello scudetto.
Mi veniva la pelle d’oca quando sentivo l’altoparlante che diceva i nomi di certi campioni, con cui ho avuto la fortuna di poter giocare per così tanti anni.
Un cenno anche sulla figura di Sven-Goran Eriksson, alla Sampdoria dal 1992 al 1997 in qualità di direttore tecnico, ecco un ricordo sul dirigente e tecnico svedese:
Prima di tutto stiamo parlando di un autentico signore, non solo nel calcio, ma anche è soprattutto nella vita. Quando lo chiamavi “mister” diventava sempre rosso, per una sua naturale timidezza, che non va, però, confusa con mancanza di personalità. Sapeva farsi seguire e voler bene senza mai alzare la voce, con la forza delle idee e delle buone maniere. Era di un’educazione eccezionale e sempre squisito a livello comportamentale. Per questo, ovunque sia andato, è stato benvoluto, prima come persona e poi come tecnico