Morten Thorsby ha spiegato i motivi che lo hanno portato ad andare al Genoa, non prima di aver ringraziato Ranieri, che lo ha lanciato alla Sampdoria
Dopo tre stagioni alla Sampdoria dal 2019 al 2022 e un anno all’Union Berlino, Morten Thorsby è andato al Genoa la scorsa estate. Un trasferimento che ha fatto male ai tifosi blucerchiati, che avevano nel norvegese uno dei punti di riferimento delle ultime travagliate stagioni.
La sua avventura nella Genova blucerchiata è nata grazie a Claudio Ranieri che, dopo le panchine iniziali con Eusebio Di Francesco, lo lanciò come titolare. E, come riportato al Secolo XIX, a Sir Claudio Thorsby deve tanto, tantissimo:
Se sono il calciatore che sono diventato è merito suo. Persona meravigliosa, tecnico preparato: ho tanto rispetto nei suoi confronti. Volevamo vincere e fare una grande prestazione, ci siamo riusciti ed è merito di tutta la squadra. Qui si lavora nel modo migliore e se si lavora bene tutto diventa più facile.
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Con Ranieri, a cui ha fatto goal in Genoa-Cagliari dell’ultimo turno di Serie A, ha giocato 60 partite in due stagioni, con quattro goal e due assist. Sono, invece, complessivamente 98 le presenze in blucerchiato con otto goal e tre assist.
Alla luce di questo il suo trasferimento al Genoa non è piaciuto ai tifosi, ma Thorsby, al Secolo XIX, lo ha spiegato così. Con la voglia di tornare in Liguria, anche se dalla parte opposta:
So che qualcuno non l’ha presa bene, capisco e posso solo dire che alla Samp ho vissuto tre anni molto belli e intensi. Poi sono andato via, volevo tornare perché amo Genova e la Liguria. Il Genoa mi ha dato questa possibilità, è una scelta che rifarei: c’è grande entusiasmo. Sono un professionista, adesso gioco per il Genoa e ne sono orgoglioso.