Il divorzio tra la Sampdoria e Claudio Ranieri sembra sempre più certo: diversi sembrano i motivi che portano alla separazione tra il tecnico e Ferrero
Il sempre più possibile addio di Claudio Ranieri alla Sampdoria è segno anche di un rapporto ormai ai minimi storici con Massimo Ferrero. La convivenza tra i due si è ‘guastata’ nel corso di questa stagione, dopo che l’anno scorso il tecnico romano riuscì nell’impresa di una salvezza insperata. Ora, però, a distanza di quasi un anno, sono cambiate diverse cose.
Il primo motivo della discordia è il rapporto tra la qualità della rosa e il rendimento. Secondo il presidente questa è forse la miglior Sampdoria della sua gestione e l’ottavo posto non dovrebbe essere un obiettivo così difficile da raggiungere. Ci sono da ricordare, in questo senso, le questioni Candreva, Keita e Damsgaard.
Il primo ha rischiato di esser messo fuori rosa, il secondo, negli ultimi due mesi, sta sparendo dai radar e ora è dietro alla coppia Quagliarella-Gabbiadini. Il danese, invece, che dovrebbe essere sempre in campo, viene centellinato e nelle ultime sei ne ha giocate solo tre dal primo minuto.
Sampdoria, i motivi del divorzio tra Ranieri e Ferrero
LEGGI ANCHE Sampdoria, CLAMOROSO: la decisione di Claudio Ranieri
A queste motivazioni, poi, si aggiungono un gioco spesso speculativo, non in linea con le qualità della squadra, che più volte ha giocato partite gravemente insufficienti. E i derby: solo una vittoria su cinque disputati.
Le questioni di campo si sommano con ciò che riguarda l’extra calcio. Ovverosia l’ingaggio da 1,8 milioni, fuori budget per le casse blucerchiate, ma su cui, comunque, si stava lavorando. E poi la totale incertezza sulla programmazione futura. Ferrero, infatti, ha in mente un restyling nell’organigramma con Osti e Pecini che dovrebbero salutare ed essere, quindi, sostituiti da un nuovo ds e un nuovo responsabile scouting.