Crede nella salvezza Stankovic, non si nasconde e non la fa nemmeno parlando di Vialli e Mihajlovic, ecco cosa ha detto dopo Sampdoria-Napoli.
Analizza la sconfitta con il Napoli, Dejan Stankovic. Vincono gli azzurri 2-0 al Ferraris contro la Sampdoria.
Fino alla seconda rete loro eravamo in partita. Sarebbe stata difficile undici contro undici, dal 38′ è raddoppiata la difficoltà. All’intervallo non ho avuto da recriminare perché eravamo in partita. Abbiamo avuto anche un’occasione con Lammers. Potevamo concludere meglio, un po’ più di precisione nell’ultimo passaggio.
Il serbo però alza testa e pretende lo stesso dai suoi. Deki è un guerriero e il lavoro più importante che sta facendo giornalmente a Bogliasco è proprio quello di ‘passare’ il suo spirito combattivo ai suoi ragazzi.
Sampdoria-Napoli, le parole di Stankovic
Sampdoria-Napoli, Stankovic: la salvezza è ancora possibile…
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Abbiamo giocato contro una squadra che ha ben altri obiettivi dei nostri. A fine gara ho detto ai ragazzi di uscire a testa alta. Hanno dato tutto. E’ bastato? No perché c’è anche l’avversario. Con tutte le difficoltà dicevo loro di uscire a testa alta. Questa è archiviata, giovedì c’è la Coppa Italia poi Empoli e infine l’Udinese. Passo dopo passo andiamo avanti.
La conclusione invece è tutta per Sinisa MIhajlovic e Gianluca Vialli. E Dejan Stankovic non si nasconde nemmeno in questo caso.
Nel riscaldamento sono scappato dentro, era troppo per me. Spero solo di aver onorato questa sera due uomini come Sinisa e Luca che hanno avuto un passato doriano importante e anche come uomini perché abbiamo perso tanto.
La famiglia Mihajlovic e la famiglia Vialli, loro sono amici e fratelli. Era una bella botta di emozione e volevo a tutti i costi uscire orgoglioso. Purtroppo abbiamo perso ma i bei ricordi della Gradinata nostra, tanta emozione e sono uscito comunque orgoglioso.