Nicola Pozzi, eroe della cavalcata playoff della Sampdoria nel 2012, ha parlato della possibilità di questa squadra di andare in Serie A. Determinante anche il tifo de La Sud
La Sampdoria, nonostante una pessima partenza in campionato, dopo dieci punti in cinque partite si trova a quota 13 punti, a sei dal Cosenza, che occupa l’ottavo posto, l’ultimo utile per il piazzamento ai playoff. E, davanti, ci sono ancora 25 partite in cui si può rimescolare ancora tutto.
E di playoff e promozioni se ne intende Nicola Pozzi, artefice della storica cavalcata del 2012, quando la Sampdoria arrivò in Serie A dopo la finale con il Varese. Per l’attaccante tutto è ancora possibile, proprio per la particolarità della Serie B, come dichiarato all’edizione genovese de La Repubblica:
La serie B è un campionato tremendo, si può rimescolare tutto. L’unica ricetta per risalire la classifica è la continuità di risultati. Le tabelle non servono, bisogna ragionare gara per gara. I margini di errore quando sei dietro sono minimi.
Sampdoria, Pozzi: ambiente de La Sud fantastico
Sampdoria, Nicola Pozzi crede nei playoff. Ma a una condizione…
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A fare la differenza può essere anche La Sud. La forza del tifo blucerchiato può trascinare, nonostante la pressione che una tifoseria così può mettere, soprattutto quando le cose vanno male. Per indossare questa maglia, però, ci vuole personalità:
A Marassi c’è un ambiente fantastico, ma quando le cose vanno male si sente la pressione, anche se la Gradinata Sud tifa sempre a prescindere da tutto. La maglia della Sampdoria pesa, ci vuole personalità per indossarla al meglio.
I tifosi regalano, tuttavia, una spinta incredibile e ai playoff possono fare realmente la differenza. Deve essere, secondo Pozzi, anche la squadra a trascinare i tifosi. Così facendo si può creare un clima incredibile, un clima che può portare fino alla Serie A:
Posso dire, senza tema di smentite, che regalano una spinta incredibile. Nel momento positivo e quando c’è entusiasmo equivalgono ad un’iniezione di fiducia, energia e coraggio. La squadra deve, però, trascinare il pubblico e poi riceverà in cambio una spinta incredibile.