Frosinone o Real Madrid non cambia, la Sampdoria deve vincere la prossima giornata: parole di Nicolini, che commenta anche la conferma estiva di Pirlo
Contro il Frosinone conta solo vincere. La Sampdoria ha un solo risultato: lo sanno i giocatori, lo sa Leonardo Semplici e lo sa anche Enrico Nicolini, che ha analizzato il momento dei blucerchiati.
Reduci da 4 pareggi di fila e dalla rimonta contro la Reggiana, i ragazzi di Semplici non hanno altre opzioni all’infuori dei 3 punti. Che si tratti del Frosinone o del Real Madrid, c’è un solo modo per uscire dalla sfida del Luigi Ferraris:
Riguardo il Frosinone, Bianco ha fatto sicuramente un buon lavoro. Viene da sei risultati utili consecutivi ma l’unica squadra buona che ha incontrato è il Catanzaro. L’ultima partita con il Brescia ha vinto 2-1 ma non ha dominato. Lo stesso pure con la Carrarese. In ogni caso, il Frosinone potrebbe anche essere il Real Madrid, ma la prossima partita la Sampdoria ha un solo risultato. Non è l’ultima chiamata, ma un mancato successo creerebbe uno sconquasso. Bisogna arrivare all’ultima partita con la Salernitana che è già del gatto, cosa difficile, o con più di tre punti di vantaggio.
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Nicolini ha anche analizzato i due goal presi contro la Reggiana. Sul primo c’è un errore della catena di destra, poi un errore di Matteo Ricci e, infine, di Giorgio Altare:
Sul primo goal di Portanova, la prima cosa che voglio sottolineare è quanti giocatori della Reggiana, sullo 0-0, occupano l’area. Lo sottolineo perché questa è una carenza della Sampdoria ad una punta. Quanto sei in tanti dentro l’area qualcosa può sempre succedere, non devi essere un fenomeno. In ogni caso qui c’è stato un rapido spostamento del gioco sinistra-destra. Sulla destra ci sono Sibilli e Venuti, dentro tutti hanno un uomo tranne Ricci. Primo errore, Sibilli lascia accentrare Vergara, che è mancino e lui lo doveva sapere. L’unico che poteva attaccarlo è quindi Oudin, e questo è il secondo errore perché avrebbe dovuto farlo Ricci, che invece è nella terra di nessuno. In mezzo all’area ci sono tre coppie, tra cui quella di Altare con Portanova. Portanova dà una bella spinta ad Altare per prendere spazio e Altare, terzo errore, si lascia spostare troppo facilmente e viene a trovarsi all’altezza del centro della porta senza uomo.
Errori collettivi anche sulla seconda rete di Cedric Gondo. Nasce tutto, secondo Nicolini, da un raddoppio sbagliato di Gerard Yepes:
Sul secondo goal di Gondo, il paradosso è che a inizio azione siamo messi bene, con una superiorità numerica nella fase difensiva. Yepes, però, invece di seguire il suo uomo va a raddoppiare, tanto è vero che si trovano in due su Vergara. La palla poi arriva sul fondo a Fiamozzi che ha varie opzioni, salta Sibilli e su di lui si orienta Veroli. Se su Fiamozzi fosse andato a chiudere Ricci, Veroli avrebbe potuto prendere il taglio di Portanova. In questa situazione invece Veroli si orienta verso Fiamozzi e Bereszyński segue Portanova, lasciando Altare con due uomini in mezzo, tra cui Gondo. Bereszyński avrebbe potuto lasciare Portanova e prendere Gondo, però istintivamente segue Portanova che tra l’altro è il suo uomo e quindi non gliene si può fare una colpa. Sui due gol, due volte è il movimento mancato di Ricci che mette in difficoltà la fase difensiva, non tanto quanto fatto dai centrali.
Infine, l’ex allenatore della Sampdoria e tifosissimo dei blucerchiati, ha parlato anche del primo esonero stagionale, quello di Andrea Pirlo. Non era certo il male peggiore dei blucerchiati. La conferma estiva dell’ex tecnico da parte della dirigenza è stata, secondo Nicolini, una questione relativa principalmente alla parte economica:
Pirlo secondo me non era il male peggiore della Sampdoria a inizio stagione, semplicemente la squadra non era attrezzata, come ho già detto mille volte. Certo che poi con l’arrivo di Tutino e Coda, l’entusiasmo che c’era, perdi la prima in casa con la Reggiana e poi perdi di nuovo a Salerno la settimana dopo, l’idea che si stia configurando una replica della stagione precedente ti viene. Secondo me, durante l’estate, i ragionamenti sulla conferma o non conferma di Pirlo sono stati prevalentemente economici. Comunque non sono un amante dei discorsi se fosse rimasto Pirlo staremmo meglio. Magari è vero ma non avremo mai la controprova e la situazione ei punti adesso restano questi.