Le critiche alla Sampdoria? In aumento. Ma non sempre chi lo fa, lo fa con l’intento di infastidire Matteo Manfredi o i suoi uomini…
La speranza di una rinascita sul campo è finita ancora prima di iniziare. Il cielo plumbeo sopra Pisa e la formazione titolare scelta da Pirlo hanno fatto naufragare le speranze prima del fischio di avvio.
Piove sull’Arena Garibaldi, sulle teste degli indomiti tifosi che hanno raggiunto la Toscana e piove e diluvia sulla povera Sampdoria. Non era partita benissimo la settimana con l’addio, gestito in maniera pessima, di Marco Lanna dalla carica (solo simbolica) di presidente.
Che l’addio fosse vicino lo avevamo già immaginato, e farlo passare per un “terremoto” mediatico non ha fatto altro che creare quella sorta di malcontento di cui la Sampdoria, ora più che mai, non ha bisogno.
Ancora sbagliati i modi però… le scelte non si discutono, la proprietà può decidere ciò che ritiene più giusto, ovvio però che ogni azione, come succede sempre nella vita, porti inesorabilmente a doversi assumere tutte le responsabilità del caso. Marco Lanna non rientrava nei piani? Nulla da eccepire.
Sarebbe semplicemente bastato parlarne con lui e optare per una modalità un pò più professionale, corretta ed empatica. Ma a parlare è sempre il campo che può far dimenticare o ingigantire le problematiche e le mancanze societarie. Che fosse necessario un direttore sportivo esperto, un settore medico capace (basti vedere dati sugli infortuni di tutta la categoria e la conseguente gestione) e probabilmente un allenatore più “pronto” per la categoria qualcuno lo ha sottolineato fino allo sfinimento…
Sampdoria, chi critica non lo fa solo per infastidire chi comanda (Manfredi)
Sampdoria, non sempre le critiche sono per infastidire (Manfredi)
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Beh, non sempre le critiche sono volte ad infastidire e disturbare… e oggi, infatti, ci ritroviamo a commentare una squadra spuntata all’osso in ogni reparto, un gruppo che appare sempre più ingenuo e nervoso e un tecnico che sembra volersi complicare la vita da solo ad ogni partita. Che oggi Esposito, per di più su un campo pesante, fosse sprecato lasciato solo in attacco in una posizione a lui non congeniale, credo non l’abbia compreso solo lui.
Più o meno tanto quanto la scelta di tenere in panchina il nuovo acquisto Alvarez (se non stava bene nessuno ce l’ha ancora comunicato). Partire con l’undici schierato dal tecnico bresciano è un po come andare in guerra senza armi (gli infortunati) e con le zavorre al seguito. Un incubo! Oggi la situazione della Sampdoria, in ogni suo comparto, fa paura ed è per questo, prima che sia troppo tardi, che sarebbe importante fare tesoro degli errori passati e guardare in faccia, a muso duro, la realtà.
La rosa di Pirlo è competitiva…
Per la distribuzione delle colpe e le relative pene ci sarà tempo ma è troppo semplice scaricare ogni responsabilità sulla squadra definendola erroneamente “scarsa”; basterebbe leggere le formazioni avversarie e togliere a queste i “soliti” cinque o sei titolari a gara di cui la Samp è ormai abituata a dover fare a meno.
Torniamo indietro ad analizzare le partite giocate quasi al completo dai blucerchiati: le vittorie con Palermo, Modena, Spezia, Lecco e Reggiana avevano dato l’impressione di essere diventati invincibili. Prima della serie di infortuni, perché se all’assenza di un paio puoi sopperire, se ne vengono a mancare sei alla volta diventa anche superfluo dover commentare.
Quindi per un’analisi corretta bisognerebbe parlare di una rosa assolutamente condizionata dagli infortuni (praticamente tutti muscolari) e dai conseguenti recuperi (vedere Pedrola).
Per correttezza bisognerebbe sapere perché la Sampdoria abbia deciso di cambiare e investire in un intero settore medico che si sta dimostrando fallimentare e molto dannoso per la stagione blucerchiata. Non può essere solo sfortuna.
Ci sarà tempo per tutto perché il conto si chiede sempre a fine cena; oggi però, dopo l’ennesima ricaduta di Esposito, fanno fatica ad essere sereni anche i più irriducibili degli ottimisti.
Dio salvi la Regina “sotto i riflettori…”