Novellino, ex allenatore della Sampdoria, sta dalla parte di Andrea Pirlo: anche i calciatori devono prendersi le loro responsabilità
Walter Novellino è stato un pezzo di storia della Sampdoria, in cui ha vissuto probabilmente l’apice della sua carriera da allenatore con il quadriennio tra il 2003 e il 2007 in cui ha raggiunto persino il quinto posto nel 2005. Un quinto posto beffardo, a un solo punto dall’Udinese quarto e ai preliminari di Champions.
Novellino ha parlato, all’edizione genovese de La Repubblica, ha parlato del momento difficilissimo che sta vivendo la Sampdoria, sconfitta anche dal Catanzaro, a cui l’ex tecnico blucerchiato ha dato grandi meriti. Tante le colpe della squadra di Pirlo, ancora molto fragile:
Merito soprattutto del Catanzaro, la Sampdoria ha una squadra incompleta e fragile, servono uomini di categoria, manca cattiveria agonistica, la giusta mentalità. Pirlo ha tanto lavoro da fare e lo sa, perché capisce di calcio.
Sampdoria, Novellino: serve più cattiveria
Sampdoria, Novellino difende Pirlo: ecco le colpe dei giocatori. Le parole
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Pirlo ha tentato la via del 4-4-2, modulo usato dallo stesso Novellino, che approva la scelta tattica. Il problema, però, riguarda la mancanza di cattiveria da parte dei giocatori della Sampdoria, che devono prendersi più responsabilità:
4-4-2? Copri bene il campo, ma in questo caso non è un problema tattico, manca la cattiveria. La Sampdoria è penultima ed i giocatori si devono guardare in faccia. Capire che non sono in una “squadretta”. C’è tutto il tempo per recuperare, ma bisogna trovare un equilibrio, fare punti.
Giocare al Luigi Ferraris può avere il suo peso, anche se i giocatori dovrebbero essere spinti da un pubblico unico come quello de La Sud:
I tifosi della Sampdoria sono fantastici, non smettono mai di sostenere la propria squadra, il giocatore dovrebbe essere quindi spinto a dare qualcosa in più, ma può capitare. A titolo personale, ricordo che anch’io avevo avuto qualche problema nelle prime uscite con il Milan. Dopo due giocate belle, mi sono sbloccato.
Infine un consiglio a Pirlo sull’importanza della fase difensiva. Prima non bisogna prendere goal, ma bisogna che anche i calciatori scendano in campo con un altro atteggiamento:
Nel calcio resta fondamentale non subire goal e Pirlo lo sa benissimo. Nei momenti delicati bisogna essere pratici, badare al sodo e sono convinto che il mister saprà imparare da queste sconfitte.
Legrottaglie ha dato fiducia al tecnico, ha fatto la cosa giusta, ma in campo vanno i giocatori e bisogna vedere la giusta cattiveria, una comune identità. Si può anche perdere, ma non è accettabile senza mostrare il giusto carattere, la voglia di non arrendersi mai.