Walter Novellino, doppio ex di Sampdoria e Venezia, ha dei consigli da dare a Marco Giampaolo in vista della volata salvezza, che patirà dalla laguna
Venezia-Sampdoria può rappresentare uno snodo cruciale della stagione blucerchiata. Una sconfitta sarebbe pesante in ottica retrocessione, mentre con una vittoria riuscirebbe ad allungare a +7 sui lagunari, che, però, devono giocare con la Salernitana. In qualità di doppio ex ha parlato, a Repubblica, Walter Novellino.
Il tecnico, che nel 1999 salvò il Venezia e che ridiede lustro alla Sampdoria dopo la retrocessione, ha subito svelato un retroscena sul campo del Penzo:
Dite a Giampaolo che il campo è più stretto. Lo avevo fatto stringere io, perché Recoba tirava bene i corner. Stretto e corto, come piace a me. Dava intensità. Perfetto per la bolgia che si era creata, dovevamo salvarci.
E la salvezza è anche l’obiettivo della Sampdoria, per cui Novellino teme il rischio di una retrocessione che sarebbe clamorosa dopo il nono posto dell’anno scorso:
Il mio cuore pende per i blucerchiati. La Samp è la mia squadra e in B proprio non la voglio vedere. Lo dico, perché chiarisco subito: nessuno si offenda, ma sono molto preoccupato. Ultimamente ho visto una formazione piatta, senza certezze, impaurita, sfiduciata. Credo ci sia bisogno di un elettrochoc.
Giampaolo, allenatore bravissimo, deve dare una svolta. S’inventi qualcosa, altrimenti sono guai. Detto questo, pensando a domenica, innanzitutto voglio mettere in guardia sull’avvicinamento alla gara. È strano e può fare brutti scherzi.
Sampdoria, i consigli di Novellino per Giampaolo
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Walter Novellino ha paura di una retrocessione della Sampdoria, che a Venezia potrà contare su ben 751 tifosi. Un simile patrimonio, per il tecnico, non può vedere la Serie B:
Come fa un patrimonio simile a retrocedere? Un ambiente così a finire in B? Non mi ci fate pensare. La squadra fatica, il calendario fa paura. A Venezia non deve perdere. Guai.
Per non retrocedere Novellino ha dei consigli da dare a Marco Giampaolo, l’uomo che deve dare una svolta:
Fossi in lui, cambierei modulo, giocherei con il 4-3-3 che sto facendo alla Juve Stabia. Candreva non può giocare a centrocampo, Giampaolo non si offenda, deve portarlo più avanti. E poi schierare una sola punta, Caputo, e mettere Sabiri a sinistra, forza fresca. Perché la squadra ha un’età media alta e stenta. Dietro giusto insistere con i 4, anche se Colley mi pare fuori fase. Forse sarebbe meglio mettere Ferrari e Yoshida. E nel mezzo Sensi, Ekdal e Thorsby.