Un goal, tanto movimento, qualche errore e il solito cuore: i numeri della partita di Quagliarella, che in Udinese-Sampdoria è tornato dopo quattro mesi. Raggiunto Boninsegna
Uno stop sbagliato di Ekdal, la palla che arriva al limite e cade perfetta sul destro di Quagliarella. Un goal che solo lui avrebbe potuto fare, un goal che porta la Sampdoria al pareggio e cambia la partita. Quattro mesi dopo, il capitano torna e mette il segno come solo lui sa fare, raggiungendo a quota 163 Boninsegna al diciassettesimo posto nella classifica all-time dei marcatori di Serie A.
Ci sono altri numeri, oltre al goal, nel ritorno di Quagliarella con la Sampdoria. Nei 79 minuti giocati l’attaccante blucerchiato ha toccato 29 palloni, offrendo l’appoggio alla squadra con due sponde realizzate. In zona offensiva è riuscito ad andare due volte al tiro e ha servito una palla d’oro a Ramirez, il cui grido di gioia è stato strozzato dalla grande parata di Musso.
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Tanto movimento per il capitano, qualche pallone perso di troppo (undici), ma tanta lotta, come dimostrano i tre contrasti vinti, i due falli subiti. Due come i palloni recuperati.
Dopo quattro mesi di inattività di più non ci si poteva aspettare da Quagliarella che, pur sbagliando qualche pallone, è stato decisivo. Come sempre. Il gran goal, oltre a fargli raggiungere Boninsegna, gli ha consentito di avvicinarsi a due mostri sacri come Vialli e Mancini. I gemelli del goal andarono in doppia cifra per sei stagioni in maglia blucerchiata, Quagliarella è arrivato a cinque. Di cui quattro consecutive. He’s back.