Con il passaggio da Joma a Macron, la nuova maglia della Sampdoria per la stagione 2020/21 ha subito un netto aumento di prezzo: così non va
Dopo cinque anni di Joma, la Sampdoria, fino al 2026, avrà come sponsor tecnico Macron. I blucerchiati, che hanno appena presentato le nuove maglie, però, con questo cambio hanno dato un dispiacere ai tifosi. Un grande dispiacere, soprattutto in un periodo in cui l’economia a causa, soprattutto, dell’emergenza Covid-19, gira decisamente a rilento.
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Le maglie della stagione 2020/21, le tre da gioco e quella del portiere, costano 87 euro, dodici euro in più rispetto all’ultimo anno di Joma. A cui si aggiungono anche i 15 euro se si vogliono nome e numero. La maglia della Sampdoria, personalizzazione esclusa, costa appena tre euro in meno di quella di Inter, Juventus e Roma – Nike – di quella del Milan – Puma – e di quella della Lazio – Macron anche lei.
Il materiale con cui sono fatte è, certamente, migliore, ma è difficile per giustificare un incremento del prezzo del 16%. Un bello smacco per una tifoseria che si è sempre dimostrata vicino alla squadra e che non avrebbe meritato un simile rincaro.
A questo, poi, si aggiunge anche il fatto che a molti tifosi non sono piaciuti gli inserti bianchi, che rendono la prima maglia non completamente blucerchiata.
L’emergenza sanitaria e, di conseguenza, quella economica ha colpito tutti i settori, compreso quello del calcio e quindi è possibile che la Sampdoria abbia aumentato i prezzi per tamponare le perdite che ci saranno nel prossimo bilancio. Farlo sulla pelle dei tifosi, però, soprattutto dopo una stagione tutt’altro che esaltante, è un colpo basso da parte della società blucerchiata.