Sampdoria terza in Serie A per età media più alta, con Giampaolo l’impiego di giocatori più esperti è ancora più lampante.
Nel finale di Sampdoria-Juventus sia potuto assistere al bellissimo esordio di Simone Trimboli, classe 2002 che ha coronato un sogno tutto a tinte blucerchiate. L’arrivo di un giovane che mette piede in campo per la prima volta ha fatto ben sperare, ma è decisamente in controtendenza con l’andamento generale alla Sampdoria. Ovvero quello di procedere con l’idea dell’ “usato sicuro”.
Forse perché per la lotta salvezza serve più gente di mestiere che una scommessa su un giovane da lanciare. Forse perché mister Marco Giampaolo preferisce affidarsi a persone che già conoscono il suo modo di giocare. O forse per scarsa fiducia. Ma fatto sta che la Sampdoria non punta quasi per nulla sui ragazzi che ha in rosa.
I blucerchiati sono terzi in Serie A per età media più alta (28,4 anni) dei giocatori che scendono in campo. Solo Inter e Lazio impiegano giocatori mediamente più anziani. Complice anche il mercato di gennaio, che ha portato a Genova giocatori ultratrentenni come Sebastian Giovinco (35 anni) o Tomás Rincón (34). Nel calciomercato invernale è arrivato però anche Vladislav Supryaha, classe 2000 con tutti i deterrenti della scarsa condizione fisica e della guerra dolorosa nel suo paese. Ma sta giocando più Giovinco, in precedenza svincolato per sei mesi, piuttosto che l’ex Dinamo Kiev.
La Sampdoria non è una squadra per giovani: Giampaolo predilige l’usato sicuro

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L’esempio più lampante in questo senso è Kristoffer Askildsen, norvegese di 21 anni. Ha giocato 723 minuti in questa stagione con la Sampdoria, tutti con Roberto D’Aversa. Tecnico che ha convocato e lanciato anche Gerard Yepes Laut (classe 2002), che usava Mikkel Damsgaard finché l’ha avuto a disposizione.
Giampaolo sembra invece prediligere giocatori più esperti, senza puntare molto sui giovani. Askildsen, complice anche un infortunio, non vede più il campo, Yepes ormai si è aggregato stabilmente alla Primavera. Qualche minuto in più lo sta ottenendo Ronaldo Vieira, classe 1998, ma finché c’era D’Aversa il centrocampista doveva vedersela con un infortunio. E inoltre conosceva già il modo di giocare di Giampaolo.
Radu Dragusin e Julian Chabot sono stati mandati via, al loro posto Giangiacomo Magnani e Andrea Conti rispettivamente di 26 e 28 anni. Anche Emil Audero (classe 1997) ha perso il posto con un meritevole Wladimiro Falcone, di due anni più grande. E il più giovane titolare della Sampdoria, schierato da Giampaolo, è Morten Thorsby, nato nel 1996.
Contro la Juventus la Sampdoria è scesa in campo con un undici di età media superiore ai 30 anni. Cifra di cui l’attacco è reparto trainante, con la coppia Quagliarella-Caputo da 73 anni in due. Media anagrafica praticamente identica anche con l’Udinese e quelle precedenti. Giampaolo vuole puntare su giocatori più navigati, esperti. Il tecnico blucerchiato vuole l’usato sicuro, con meno sbavature possibili dettate dall’inesperienza. Ma i risultati stanno arrivando?