Gli spogliatoi del Ferraris hanno un volto tutto nuovo, in linea con il protocollo di emergenza della Serie A. Ora per la Sampdoria non resta che giocare.
Sono da poco terminati i lavori di rifacimento dello stadio Luigi Ferraris, iniziati in fretta e furia il 5 giugno per rendere l’impianto utilizzabile. Infatti il cantiere si è concentrato sulla messa a punto di quelle aree nevralgiche come spogliatoi e servizi igienici tenute sotto controllo per via dell’emergenza Covid-19.
Circa 130mila euro è stato il costo per l’adattamento dello stadio, comprendenti anche la sanificazione in vista delle partite. La “Luigi Ferraris srl“, società a partecipazione condivisa di Samp e Genoa e committente dei lavori, ha così reso praticabile per le partite di Serie A l’intera struttura, che già martedì ospiterà il match dei grifoni contro il Parma.
Nello specifico sono stati allargati gli spogliatoi delle squadre, andando ad occupare spazi inutilizzati prima. Così facendo si può garantire la distanza di sicurezza tra giocatori. Ancora più sostanziale la nuova versione degli spazi doccia, dove adesso ci saranno box singoli: saranno uno per giocatore, con tanto di aspirazione forzata del vapore acqueo prodotto.
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La stessa cosa riguarda gli spogliatoi degli arbitri e addetti al Var. In più sono stati costruiti spazi dove potranno cambiarsi i membri dello staff delle due squadre coinvolte nella partita. Ci saranno nuove postazioni per massaggi, ognuna con una stanza, un solo lettino e un servizio igienico riservato.
Sono una novità anche le sale pasto per giocatori e arbitri, rigorosamente separate dagli spogliatoi. Un’altra area, poi, ospiterà le attrezzature per l’antidoping. Il tutto nell’attesa dei lavori definitivi, in programma per quest’estate, che, a causa dell’emergenza Covid, hanno avuto un rinvio. Il Ferraris ora è a norma di protocollo ed è pronto a tornare ad essere la casa della Genova calcistica.