Nella gestione di Massimo Ferrero la Sampdoria ha speso oltre 50 milioni per le commissioni ad agenti e intermediari dei calciatori
Certe somme ora fanno effetto. In questi giorni stanno circolando i compensi dati ad agenti e intermediari da parte delle squadre di Serie A. E i dati che coinvolgono la Sampdoria fanno riflettere, soprattutto se si pensa alla crisi profonda che sta attraversando la società blucerchiata.
Si tratta di cifre e accordi legali, ma fa effetto vedere come le spese a Corte Lambruschini siano andate in crescendo di anno in anno nella gestione di Massimo Ferrero. Una continua crescita dal 2015 al 2018, per poi iniziare la curva discendente – per fortuna – nel 2019.
Sampdoria, troppe commissioni per gli agenti
Sampdoria, oltre 50 milioni agli agenti nell’era Ferrero. L’analisi
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L’edizione genovese di Repubblica ha analizzato i conti dall’ultima gestione dei Garrone (2014) all’ultima di Ferrero (2021, considerato che il bilancio del 2022 va ancora approvato). Nel 2014 i blucerchiati spesero 2,6 milioni per gli agenti per poi passare, al primo vero anno di gestione Ferrero, a 3,7 milioni. In un continuo crescendo si è arrivati ai 5,6 del 2016, ai 7,6 del 2071, con l’apice degli 11,6 milioni del 2018.
La curva ha iniziato a decrescere nel 2019, con 10,5 milioni, per poi arrivare a 9 milioni nel 2020, il primo anno in cui ha influito il Covid. Un’ulteriore diminuzione c’è stata nel 2021, con un assestamento intorno ai 6,5 milioni. Cinque in meno dell’apice toccato ormai cinque anni fa, nel 2018, quando la Sampdoria poteva ancora permettersi certe spese. Il totale, solo nell’era Ferrero, tocca i 54,5 milioni.