Solo Sassuolo Pisa e Spezia possono togliere alla Sampdoria di poter raggiungere il sogno playoff e giocarsi la Seria A…
Sassuolo, Pisa e Spezia saliranno direttamente in Paradiso, senza passare dal bellissimo gioco dei playoff? È questo oggi che dobbiamo chiederci.. È questo che da qualche settimana mi chiedo senza trovare una risposta. Il campionato di Serie Bkt è una montagna russa e noi ora stiamo, come prevedibile, salendo in alto, verso il cielo della classifica.
Si prevedibile. Perché se criticare a ottobre, poi a novembre e pure a dicembre il mercato estivo di Pietro Accardi è stato un gioco per tutti (me compreso, non mi nascondo) che ci ha appassionato, che ci ha coinvolto e reso tutti direttori sportivi da Serie A, è altrettanto vero che i valori e la differenza tecnica con le altre c’è sempre stata, anche nei momenti più drammatici. E ora è ancora più evidente di ieri…
La Serie C, quella pronunciata ingenuamente dal presidentissimo (un uomo di calcio si vede anche da queste cose), per quanto mi riguarda non è mai stato un pensiero fisso. Meglio dire un incubo, la paura più grande. I miei amici, con quelli che quotidianamente chiacchiero di Sampdoria lo sanno. Mi sono fedeli testimoni.
Continuo a pensare che anche la formazione rivoluzionata in estate senza un reale motivo, ed è questo l’unico vero appunto che continuerò a fare a Pietro Accardi anche dopo, anche davanti a un eventuale miracolo sportivo, potesse tranquillamente essere altrove, dalla parte sinistra della classifica. In una posizione di alta, non di bassa.
Ma il progetto di annullamento totale del lavoro del presidente di luglio, Andrea Radrizzani, del suo fedele Nicola Legrottaglie e di Andrea Mancini non era stato completato a fine agosto. Mancava la liquidità e i famosissimi paletti (che continuano a impedirci incomprensibilmente a comprare giocatori a titolo definitivo anche ora) hanno costretto San Pietro a cominciare la stagione con un’idea di squadra diversa da quella che avrebbe voluto fare. Si, esattamente. Nonostante i primi 13 acquisti.
Sampdoria, il supermarket di Pietro Accardi basterà per frenare Sassuolo Pisa e Spezia?
Sampdoria, ora solo Sassuolo, Pisa e Spezia possono impedirci di giocare i playoff
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ISi poteva fare di più nella prima parte di stagione? La risposta è sì. Non ci sono dubbi. Nemmeno uno. Ma la sensazione all’interno del gruppo, di ogni giocatore e di ogni allenatore arrivato a Genova era sempre la stessa. Mancava serenità e la fiducia in chi c’era. Una componente fondamentale per chi gioca a pallone. Ma era la società a non averla per prima. Le sue anime, tante e diverse come sempre.
E con colpevole ritardo l’ha ritrovata. Cambiando ancora tutto. Migliorando la rosa, completandola, eliminando quei giocatori ritenuti a torto o a ragione sbagliati e dannosi per il bene comune della Sampdoria. Conclusioni semplicistiche che si fanno nel calcio di oggi. Oggi abbiamo ricominciato a vincere quindi tutto quello che c’era prima era sbagliato. Da Silvestri a Barreca, da Kasami a Borini fino a Pedrola (non a caso tutti giocatori ancora della passata gestione). Ma non è sempre così. Non è sempre colpa di chi c’era prima. Ma il tifoso vive di emozioni, di risultati. E le due vittorie sofferte, striminzite ma arrivare vedendo finalmente qualcosa basta e avanza. Perché il tifoso ragiona con il cuore. Non dico niente di nuovo e nemmeno di offensivo.
Ed è con quelle emozioni che oggi i miei stessi amici che oggi parlano di altro. Hanno abbandonato la paura di non farcela e cominciano a immaginare un finale diverso, da film americano. Dove il bene trionfa sempre sul male. Evviva.
La classifica, anche nei momenti più duri, ha sempre detto una cosa. Scendere o salire era questione di punti. Ma pochi punti. Non troppi. E così è ancora oggi, guardando quella classifica che da troppo tempo non ci sorride. E pensare oggi di salire, di potercela ancora fare per la Sampdoria è un dovere, non solo una necessità. Anche con un ministro del mercato senza portafoglio, con otto portieri presi (nemmeno il Bristol ai tempi d’oro ne ha avuti così tanti…), ecc, ecc… Perché gli errori sono stati onestamente tanti. E rimangono ancora.
Ma la Sampdoria può rientrare facilmente tra le prime otto. Basterà per potersi giocare il ritorno in Serie A? Non dipende solo da noi. Dagli investitori di Singapore, dalle scelte di Semplici e nemmeno da quelle di Accardi che fino almeno a luglio è in vacanza vigilata. Ora dipende solo da Sassuolo, dal Pisa e dallo Spezia. E pure dalla Cremonese che è l’unica, per il momento, in grado di tenere aperti il gioco dei playoff…
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