Paolo Giampieri ne ha per tutti: da Ferrero a Garrone alle istituzioni, che hanno contribuito alla situazione di crisi profonda della Sampdoria
Paolo Giampieri non se l’è presa solo con Edoardo Garrone e Massimo Ferrero. Sulle colonne de Il Secolo XIX, il suo commento si è concentrato sulle due figure più contestate dai tifosi, ma anche sulla gestione da parte delle istituzioni. Con Lega e Figc fin troppo silenziose riguardo la situazione critica della Sampdoria.
Il palazzo, in realtà, qualcosa contro questa squadra l’ha fatto:
Qualcosa contro Ferrero il Palazzo in realtà ha fatto, tardivamente e in maniera del tutto scorretta, in questa stagione. Ha accelerato la caduta della Sampdoria verso la Serie B con arbitraggi a dir poco discutibili.
Massimo Ferrero, come scrive Giampieri, non è più piaciuto alle istituzioni. La sua presenza – si legge – era divenuta ormai intollerabile e allora ecco il benservito. Ma, con lui, se va anche la Sampdoria:
La presenza del baco nel frutto che si vuole vendere, del resto, era ormai divenuta intollerabile; il romanesco sgrammaticato del Viperetta che faceva così divertire l’assemblea di Lega e le televisioni che comprano i diritti (Sky e Dazn) sempre pronte a porgere il microfono, improvvisamente non è piaciuto più. E allora ciao ciao Ferrero, torna da dove sei venuto. Con lui, però, avvinghiato al club che nella sua testa rappresenta ancora la possibilità di una buonuscita milionaria, se ne va anche, mestamente, la Sampdoria.
Sampdoria, Paolo Giampieri: come Parma, Fiorentina e Napoli
Sampdoria, Paolo Giampieri: Inter, Juventus e Milan indebitate, ma troppo grandi per fallire
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Sampdoria che, come Parma, Fiorentina e Napoli, non è abbastanza grande per non fallire. Questa è un’altra accusa di Giampieri, che rivolge parole dure alle grandi del calcio, spesso alle prese con grandi debiti.
La Sampdoria, in questo proprio come Fiorentina, Parma e Napoli che pagarono prima di lei, ha la colpa di non essere “too big to fail”, ovvero troppo grande per fallire. Questo destino più dolce appartiene alla categoria superiore del nostro calcio, ovvero Juventus, Inter, Milan, indebitate fino al collo e sempre alla ricerca di nuove fonti di guadagno persino antisistema come la Superlega.
E poi ci sono i casi di Roma e Lazio, salvate da accordi con le banche o da alcuni decreti difficilmente comprensibili:
O a Roma e Lazio, salvate da accordi bancari difficilmente comprensibili o a decreti spalmadebiti negati ad altri club.