La segretaria Pinuccia Sardella ha raccontato una delle ultime sere di Paolo Mantovani nella vecchia sede della Sampdoria, con lo sguardo ai trofei..
La Sampdoria ha cambiato sede, spostandosi da Corte Lambruschini alla palazzina di Bogliasco. Il nuovo luogo dove opererà la società blucerchiata è il quarto dopo quello storico in Via XX settembre, 33 e il Palazzo del Melograno, con il passaggio nel 1996.
La segretaria Pinuccia Sardella le ha vissute tutte prima di andare in pensione nel 2016. Arrivata alla Sampdoria nel 1975, è rimasta legatissima – come tutti – alla figura di Paolo Mantovani, il presidente che ha realizzato i sogni di un intero popolo, trasformando la squadra blucerchiata in una delle più forti del mondo. Un esempio unico.
Sampdoria, Paolo Mantovani e i suoi trofei…
Sampdoria, Paolo Mantovani e le ultime sere nella vecchia sede: guardava i trofei e…
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E, al Secolo XIX, Pinuccia racconta di uno degli ultimi passaggi negli uffici di Via XX settembre, 3 di Paolo Mantovani. Era circa un mese prima della scomparsa, quando l’allora presidente, di sera, entrò nel suo ufficio:
Un mesetto prima della sua scomparsa si presentò di sera, eravamo pochi. Mani in tasca ed entrò nel suo ufficio.
Poi lo sguardo ai trofei, alle coppe. Lo scudetto, le Coppe Italia, la Coppa delle Coppe. E il magone per quanto aveva costruito, per quello che rappresentavano quei trofei e quella Sampdoria. Una squadra magnifica, magica, che ha segnato un’intera generazione di tifosi, ma anche di calciatori:
Osservava, poi si soffermò sui trofei. “Presidente, ha bisogno?”. “No, grazie. Guardo”. Poi andò via lentamente per le scale. “Presidente la aspettiamo, quando viene?”. Alzò la mano per salutarmi ma non mi rispose, aveva il magone.