Sampdoria, in Primavera c’è già il bomber del futuro: la storia di Simone Leonardi, dalla povertà agli insegnamenti di Quagliarella
La stagione della Sampdoria Primavera è terminata a metà classifica, senza sussulti. Ma alcuni giocatori nella rosa di Felice Tufano hanno saputo mettere in mostra il loro grande talento. Anche precoce. Se la stella, soprattutto del girone di ritorno, è stata Daniele Montevago (17 goal in 25 partite), il talentino su cui ora saranno puntate le lenti di ingrandimento è Simone Leonardi.
L’attaccante è infatti un 2005, ma gioca già coi ragazzi più grandi di due anni. E ha dimostrato di saperci stare. Si è messo in luce soprattutto al Torneo di Viareggio, dove è diventato capocannoniere della manifestazione-vetrina del calcio giovanile internazionale con 9 reti in 5 partite, nonostante la Sampdoria non sia arrivata fino in fondo. E poi anche con la squadra di Tufano ha saputo segnare 5 goal e mettere a segno 2 assist alla prima stagione.
Non male per un ragazzo che compirà 18 anni solo il prossimo luglio. Ma la sua storia è ancora più bella perché Leonardi è partito dal niente, soltanto con un sogno: quello di fare il calciatore. Un sogno che adesso si sta realizzando. In un’intervista rilasciata a Repubblica, il giovane blucerchiato ha parlato della sua infanzia, della povertà vissuta nel quartiere San Cristoforo di Catania, dove è nato:
Sono il terzo di cinque figli, ho tre fratelli e una sorella. E devo tutto a mia mamma, da sempre la mia prima tifosa. Ha fatto tanti sacrifici e il mio sogno è quello di ripagarla, di non farle mancare nulla. Vengo da una famiglia molto umile, in cui il pane un giorno c’era e il giorno dopo mancava. So cosa significa non avere niente e sono dovuto crescere in fretta. All’inizio non fu affatto semplice, non mi ero mai allontanato da Catania, un po’ di paura era normale. Dovuta, forse, anche al mio carattere introverso.
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La crescita precoce si vede anche nel calcio, visto che a 17 anni già ha giocato con la Primavera di Tufano. Ma il giovane Leonardi ha fatto anche tanti allenamenti con la prima squadra della Sampdoria, con il privilegio di lavorare al fianco di uno dei suoi idoli: Fabio Quagliarella. A proposito del capitano blucerchiato ha detto:
Una persona di uno spessore incredibile. Da Quagliarella spero di apprendere la velocità di pensiero e di azione, ha una classe pazzesca. Lo vedevo in Tv e negli ultimi anni ho avuto l’onore e il privilegio di allenarmi al suo fianco.
Ora che alla Sampdoria sta coronando il suo sogno, però, non dimentica le sue origini:
Quando posso, torno sempre a San Cristoforo, e porto magliette, pantaloncini e felpe ai ragazzini del mio quartiere. Voglio essere un esempio positivo per loro. Qui ci sono tanti ragazzi talentuosi e che hanno voglia di emergere, ma molti hanno bisogno di essere presi per mano e di essere guidati, come ha fatto Gianluca con me
Gianluca è il procuratore Gianluca Virzì, che ha notato da subito il talento di Leonardi e che gli ha permesso di fare il salto fino alla Sampdoria. Di lui, l’agente sportivo, ancora a Repubblica, ha detto:
Quando ci siamo conosciuti era molto timido e diffidente. Adesso è diventato un fratello per mio figlio Vittorio. Ha raggiunto i 184 centimetri d’altezza, è longilineo e veloce. E’ una prima punta che ama svariare su tutto il fronte d’attacco. Vede la porta come pochi, ha enormi margini di crescita e soprattutto ha tanta fame e una grinta innata.
E se queste sono le premesse, il futuro della Sampdoria è in buone mani. Leonardi è uno dei giovani talenti di cui il vivaio blucerchiato si può fregiare e altri sono sparsi in giro per l’Italia in prestito. Partito dal niente nella sua Catania, ora l’attaccante promessa della Primavera sta stupendo tutti. Ed è solo l’inizio.