La Sampdoria non segna quasi mai: con sei goal in 12 partite è la peggior partenza per l’attacco blucerchiato da oltre 40 anni in Serie A
Tra i tanti problemi della Sampdoria di questo inizio di campionato c’è la sterilità offensiva. La pochezza del reparto offensivo dei blucerchiati è una cosa su cui Dejan Stankovic dovrà lavorare se vuole far arrivare in porto la barca salvezza. Gli attaccanti – e non solo – non sanno più segnare.
Dopo dodici partite i goal fatti dalla Sampdoria sono sei – come i punti – con una media preoccupante di 0,5 a partita. Per fare una rete, pertanto, ai giocatori blucerchiati servono almeno due gare. Decisamente troppe, considerando che squadre come Lecce, Cremonese, Spezia ed Empoli sono a nove. E Spezia ed Empoli hanno anche una partita in meno.
Sampdoria, le difficoltà dell’attacco
La Sampdoria non sa segnare: è il peggior attacco da oltre 40 anni. Il dato
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Come raccolto dal Secolo XIX, è da oltre 40 anni che l’attacco della Sampdoria non iniziava così male in campionato, ovverosia dalla lontanissima stagione 1975/76. Quell’anno la squadra allenata da Eugenio Bersellini segnò sei goal nelle prime dodici, raccogliendo, però, tre vittorie, tre pareggi e sei sconfitte. Che, considerando i tre punti a partita, sarebbero 12 lunghezze: il doppio di quelle attuali.
A fine anno i goal sarebbero stati 21 in 30 partite e i punti 24 (oggi sarebbero 32, con una media di poco più di uno a partita).
A pesare sulla pochezza offensiva, la mancanza di una vera alternativa a Ciccio Caputo – un solo goal finora – e la poca ispirazione di Manolo Gabbiadini e Sabiri, fermi entrambi a un solo goal.