L’ex capitano della Sampdoria, Luca Pellegrini, in un’intervista ha ricordato lo scudetto e ha parlato della malattia di Gianluca Vialli e di come la Nazionale lo stia aiutando a superarla.
Si parla molto, nell’ultimo periodo, della Samp d’Oro, dello scudetto di quel 19 maggio 1991. Gianluca Vialli e Roberto Mancini sono all’Europeo con la Nazionale Italiana e stanno regalando grandi soddisfazioni. Quell’abbraccio dopo il primo gol all’Austria nei tempi supplementari non è passato inosservato e ha riportato alla memoria momenti storici per la Sampdoria. Un duo che in molti sognano di nuovo a Genova, magari con uno presidente (Vialli) e l’altro allenatore (Mancini).
Luca Pellegrini, blucerchiato dal 1980 al 1991, in un’intervista rilasciata a 1 Station Radio, non poteva non soffermarsi proprio sull’abbraccio tra Vialli e Mancini, suoi ex compagni di squadra. Pellegrini ha ricordato la malattia di Gianluca Vialli e di quanto questa Nazionale lo stia aiutando a superarla.
La Nazionale sta aiutando Gianluca a superare la malattia, gli sta dando linfa per continuare a combattere. Mancini era un rompiscatole in campo, si accorgeva degli errori altrui e non dei suoi. Quando capì che Vialli gli avrebbe fatto ombra, si mise al servizio degli altri e divenne l’uomo assist. Accanto a lui, tutti diventavano capocannonieri.
Sampdoria, Pellegrini: “Nel ’90 eravamo un gruppo di forte personalità”
Sampdoria, Pellegrini: “La Nazionale sta aiutando Gianluca Vialli”
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Sulla Samp d’Oro ha parlato, poi, Luca Pellegrini, capitano di quella Sampdoria che finì sul tetto d’Italia. Pellegrini racconta di come quella Sampdoria riuscì ad abbattere l’egemonia del Napoli grazie alla programmazione. Per anni gli acquisti mirati hanno fatto la differenza.
Eravamo un gruppo di forte personalità, facemmo un percorso di crescita anno dopo anno e fatto tesoro delle sventure degli anni precedenti. A differenza del Napoli che aveva Maradona, l’Inter i suoi tedeschi, il Milan gli olandesi, noi non avevamo un jolly. Non avevamo degli stranieri che ci facessero fare il salto di qualità.
Infine, sul pronostico per questa Nazionale, Pellegrini, non si sbilancia, ma afferma che arrivare tra le prime quattro sarebbe un ottimo trampolino di lancio in vista dei Mondiali nel 2022.