Una Sampdoria camaleontica, quella di Ranieri, che anche nel derby ha sperimentato soluzioni differenti. Ecco come l’allenatore blucerchiato ha commentato la sua scelta.
Un derby terminato in pareggio, con un 1-1 che accontenta tutti e non accontenta nessuno. E’ passato avanti il Genoa con Zappacosta al 52′, ma la Sampdoria ha saputo reagire e riacciuffare il match venti minuti più tardi con il colpo di testa di Tonelli.
Ma la reazione non è stata soltanto psicologica per la Sampdoria. Ranieri infatti, poco dopo aver subito lo svantaggio, ha riproposto in campo il 4-4-2 classico della Sampdoria di quest’anno, a scapito dell’iniziale modulo con Verre trequartista e le due punte Keita e Quagliarella. Augello si è abbassato e Bereszynski si è allargato a fare il terzino, permettendo a Candreva di rimanere stabilmente sulla linea di centrocampo. Infine Jankto ha preso il posto di Verre, sancendo così il cambio tattico. E le cose sono cambiate per davvero.
Infatti è apparso evidente che, con un ritorno alla difesa a 4, la Sampdoria abbia giocato tutta un’altra partita. E Ranieri commenta così:
Sappiamo benissimo che quando giochiamo con il 4-4-2 o 4-4-1-1 la squadra riesce a trovare i suoi meccanismi. Contro il Genoa la Sampdoria voleva fare una partita diversa e ci stavamo riuscendo. Io sto cercando di portare la squadra a giocare con due punte e un trequartista. Non sempre è possibile, perché come dicevo, ritornando al 4-4-2, la squadra ritrova automatismi e meccanismi che conosce. Però insomma, ogni tanto bisogna provare qualcosa di diverso.
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Inoltre Ranieri spiega come il 4-4-2 della sua Sampdoria non sia un modulo contenitivo e difensivo, anzi:
Con il 4-4-2 abbiamo due difensori centrali invece che tre, perciò è più offensivo. Quando giochiamo con un trequartista e una sola linea di quattro giocatori siamo più coperti. La difesa a 5 la possiamo fare quando, nei minuti finali, la squadra avversaria ci attacca a spron battuto. Non sempre possiamo permettercelo ma se non si prova non si riuscirà mai. E vediamo nei prossimi turni che cosa possiamo fare.
Forse per evitare monotonia tattica o per audacia personale, Ranieri afferma senza ombra di dubbio di voler cercare nuove soluzioni di gioco per la sua Sampdoria. E per nuove, come ha detto Sir. Claudio, si intende qualcosa di diverso dal 4-4-2 o dal 4-4-1-1 abituale della Sampdoria. Qualcosa di diverso dalle solite acque navigate e conosciute dalla banda blucerchiata, insomma, anche se questo esperimento, almeno nel derby, è ancora lontano dal dare i frutti sperati. Ma, come lo stesso Ranieri ha dichiarato, si vedrà tutto meglio nelle prossime partite.