Sampdoria, Pozzi esalta i tifosi blucerchiati per l’amore in un momento di grande difficoltà, poi svela il sogno nel cassetto: tornare a Genova da allenatore
La Sampdoria, dopo 12 anni, è retrocessa di nuovo in Serie B. Un dolore grande, che però è passato in secondo piano di fronte al pericolo fallimento. Ciò che non è stato affatto secondario, invece, è l’amore dei tifosi, la passione che l’ha spinti ad alzare sempre la voce. Anche se non è un fatto straordinario. I sampdoriani sono esattamente così, sempre.
A certificarlo è qualcuno che ha vissuto la retrocessione precedente e visto quest’ultima: Nicola Pozzi. L’ex attaccante, autore del goal promozione di Varese 11 anni fa, è rimasto attaccato tantissimo ai colori della Sampdoria, e ha rivisto in questi mesi tutto l’amore di un popolo, quello blucerchiato, capace di stringersi attorno alla maglia. Ai microfoni di Frequenze blucerchiate ha parlato così dei sampdoriani:
Sono stato abbastanza zitto in questo periodo, l’annata è stata complicata. Sappiamo cosa è successo dentro e fuori dal campo. Ora dopo la tempesta sembra arrivare il sereno. Abbiamo scampato qualcosa di disastroso. L’idea che la Sampdoria potesse ripartire dai dilettanti era una coltellata. Ho sentito tanta gente che si è riempita la bocca. Ho sentito tanta retorica in questo periodo sui tifosi della Sampdoria. Solo oggi sento dire quanto sono straordinari. Io li conosco i tifosi della Sampdoria. Sono questo. Se oggi è stata acquistata è anche per quello che hanno fatto i tifosi. Sono loro ad aver dato una spinta importante. Hanno continuato a cantare. Per me non è niente di straordinario, è la normalità per la Sampdoria. Tutta l’Italia si è riempita la bocca, ma chi conosce la Sampdoria e chi ha vissuto questo ambiente non si è meravigliato di questo: i tifosi della Sampdoria sono questi. I tifosi della Sampdoria sono sempre stati straordinari, l’Italia lo scopre adesso. Adesso ripartiamo con un nuovo progetto e speriamo che in futuro non capiti più una cosa del genere che è inaccettabile. Nel 2023 non è più accettabile trovarsi in una situazione del genere.
E quindi, conclude Pozzi, ciò che ha visto da parte dei tifosi della Sampdoria è la loro normalità:
Quello che ha fatto la tifoseria della Sampdoria è stato straordinario. Ha tenuto in vita la speranza che arrivasse qualcuno a comprare il club. In questi mesi ho sentito elogi che mi fanno sorridere, tanta gente si è riempita la bocca ma fino a poco prima dove erano tutti. Chi ha reso la cosa straordinaria è perché non conosce e non sa nulla di quello che è la Sampdoria
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Da calciatore ha scritto un pezzo di storia blucerchiata. E quale futuro c’è davanti a Pozzi? L’ex attaccante ha espresso il suo sogno: tornare un giorno ad allenare la Sampdoria.
L’intenzione è allenare. Ho iniziato dall’Eccellenza, facendo la gavetta. Categorie complicate, ma idonee a farsi le ossa. Ora comincio a capire tante dinamiche: fare l’allenatore è una delle cose più complicate, ma mi ha acceso il fuoco dentro. È quello che vorrei fare in futuro. L’indirizzo ora è quello, la passione è tanta e sono partito con questa nuova avventura
Non faccio il direttore sportivo, per cui non consiglio giocatori. Ora faro le mie esperienze, ma un giorno vorrei allenare la Sampdoria. Sarebbe per me straordinario, ma sognare non costa nulla. Non ho giocatori da consigliare, ma farò tanto in panchina con questo sogno nel cassetto. Salvo imprevisti sarò alla festa degli Ultras