La crisi della Sampdoria passa anche dalla decisione di mandare via Pirlo. Prima però biosgna ottenere l’omologa del tribunale poi l’esonero
Prima l’omologa. Poi forse, magari, chissà l’esonero di Andrea Pirlo. Se nce ne fosse ancora il sentito bisogno.
Prima di Ascoli no? Perché aspettare la sosta? Perché non è consigliabile. Perché se si presenta un piano di ristrutturazione bisogna rispettarlo. Sarebbe consigliato. Se si cambia qualcosa, come un allenatore, la società Sampdoria dovrebbe comunicarlo ufficialmente e in questo caso il Tribunale per l’omologa del piano di ristrutturazione potrebbe decidere di prendersi ancora un po’ più di tempo per comprendere se questa operazione finanziaria straordinaria possa incidere positivamente o negativamente sul piano in essere…
Tra società, avvocati e tribunale c’è un dialogo continuo. Ci deve essere per forza.
Ma anche non fare nulla potrebbe avere impatto sul piano di ristrutturazione. Se la Samp rimanesse in fondo alla classifica sarebbe anche questo non in linea con il piano per cui la nuova proprietà si deve muovere tenendo conto sia del maggior costo che del possibile danno futuro alla realizzazione del piano!
Ma quando è attesa l’omologa? La società di Corte Lambruschini si augura entro questo venerdì. Un giorno prima di Ascoli-Sampdoria. Secondo Massimo Ferrero, parole pronunciate in diretta a Radio Cusano Campus, l’omologa arriverà solo dopo la sosta, precisamente venerdì 20. A due giorni da Sampdoria-Cosenza.
Crisi Sampdoria, fino all’omologa del tribunale bisogna tenere Pirlo e il suo ricco staff
Sampdoria, prima l’omologa del tribunale poi l’esonero di Pirlo? L’indiscrezione
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Ma ripetiamo: è una scelta consigliabile non obbligatoria. Una scelta che Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi sembrano aver deciso di seguire anche perché dopo essersi liberati a libro paga di Marco Giampaolo (che si è preso una ricca buonauscita) mandare via Andrea Pirlo con uno staff da Champions League e cercare un nuovo tecnico pesa. Peserebbe molto sul piano…
Pesa prendere ancora un secondo allenatore. E poi prenderne un altro non per forza significa vincere la partita. E noi lo sappiamo bene. Il recente passato dovrebbe insegnare tanto.