A ClubDoria46 il tecnico della Sampdoria Primavera, David Sassarini racconta di essere stato chiamato a Nizza da Farioli per due amichevoli…
Nessun lo sapeva. La Sampdoria ha preferito non pubblicizzarlo ma David Sassarini è stato chiamato dal suo amico Francesco Farioli a Nizza. E quando arrivano certe chiamate dire di no, non si può.
E così la squadra Primavera della Sampdoria è salita sul pullman ed è andata in “gita premio” in Costa Azzurra con l’obiettivo di imparare. Perché da uno come Farioli, come da uno come Sassarini non si può far altro che imparare a giocare a calcio. Un calcio moderno. E così sta facendo la nostra squadra tra mille difficoltà.
Insomma due partite amichevoli contro chi oggi è secondo in Ligue 1 dietro solo al Psg di Mbappè. Grande soddisfazione, nessun vanto. Tra il nostro David e Francesco c’è grande stima. Una stima ripagata in campo dai risultati ottenuti in Turchia, con il Fatih Karagumruk.
Iniziamo dal modulo: il 4-3-3. Qui Farioli non c’entra come racconta a ClubDoria46:
Mi sono ispirato a Zeman e Sacchi, poi sono andato in giro a vedere tanti altri allenatori. L’idea è sempre quella di andare a costruire, essere padroni della partita. Un’ideologia messa in campo anche con Farioli. Aver lavorato con lui al Fatih Karagumruk, aver confrontato le nostre idee ha fatto crescere tanto me ma anche lui…
Per capire meglio:
In campo ci dividevano i compiti: la parte offensiva era di mia competenza mentre quella della costruzione del gioco la sua. Questo continuo confronto ha migliorato entrambi…
Ascoltare David Sassarini mentre parla di calcio seduti al sole guardando il mare all’orizzonte non ha prezzo. La sua non è solo filosofia. Parole messe una dietro l’altra. È un’idea convinta di calcio. Un calcio che può diventare vincente non per forza con dei campioni fatti. Meglio costruirli. Una parola che gli piace, ci piace tanto. Forse anche per questo in società hanno deciso di puntare su di lui. Perché questa Sampdoria va costruita dalle basi…
L’obiettivo di costruire col portiere è di far goal, non portare la palla in mezzo al campo. Lo dico sempre ai miei giocatori: “Quanti giocatori hai superato con questo passaggio? Se la metti in orizzontale la risposta è nessuno”. Il campo è lungo 100 metri perché dobbiamo trasformarlo in 15 chilometri giocando in questo modo? Dobbiamo sfruttare il campo, se c’è la possibilità di andare in porta con 3 passaggi dobbiamo farlo. L’obiettivo è cercare di mettere in condizione un giocatore di andare a puntare una linea avversaria, creando una transizione. Bisogna sfruttare gli spazi dietro, attirandoli col pressing per poi attaccarli negli spazi vuoti….
Che musica ragazzi…
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E come si muove l’attacco di David Sassarini?
Più volte vai alle spalle del tuo avversario e più volte hai possibilità di fare goal. Devi fare tanti movimenti, perché se giochi sempre addosso sei prevedibile. Ci sono delle porzioni di campo dove le difese o il portiere possono andare in difficoltà. Quando due giocatori attaccano, uno deve sapere dove mettere il pallone e l’altro deve sapere dove andare a riceverlo. Tutto in velocità. Alta velocità di movimento. Bisogna cercare costantemente qualcosa di veloce, altrimenti le difese si posizionano…
Francesco Farioli secondo in Ligue 1 l’ha sorpreso o se lo aspettava?
Me lo aspettavo. Sapevo che sarebbe successo, l’ho sempre detto a tutti. Ma non oggi già 4 ani fa. Mi fa un po’ ridere che sia dovuto andare in Francia per avere un’occasione. Non capisco perché allenatori idolatrati all’estero come De Zerbi o Farioli in Italia la loro collocazione debba essere una squadra medio-bassa di Serie A. Personalmente mi fa sorridere. Sono allenatori che hanno idee, però in Italia non ce ne accorgiamo (ride, ndr)…
Dica la verità: spera di avere una possibilità come ha avuto Farioli?
Sono partito dal basso, provo proprio gusto ad allenare i giovani. Non ho nessuna particolare bramosia, la cosa principale è venire al campo e divertirmi. Adesso come adesso mi piace insegnare. E poi qui sono in famiglia…
