Primocanale ha ripercorso la cessione della Sampdoria di Garrone a Ferrero, considerato il “peccato originale” dell’attuale situazione
La situazione economica della Sampdoria è decisamente critica. Negli ultimi giorni, poi, l’ambiente è stato caricato dalle dichiarazioni dell’avvocato Pieremilio Sammarco e dalla risposta di Edoardo Garrone. L’ex presidente, criticato dal legale, ha detto di essere a disposizione per progetti seri.
Primocanale ha dedicato un lungo articolo alla figura dell’ex presidente, che nel 2014 vendette la società a Massimo Ferrero. Una cessione definita dal sito come “peccato originale” da cui sono nati i problemi che, attualmente, affliggono la Sampdoria, che non ha liquidità e che sta cercando, tramite il Cda, di salvare il futuro del club.
Matteo Cantile ripercorre quanto accaduto ormai quasi nove anni fa. Un passaggio di proprietà avvenuto “dalla sera alla mattina” e che, stando al giornalista, non ha precedenti:
Ceduto dalla sera alla mattina senza alcun preavviso (ben venga la discrezione ma una squadra di calcio non è un’auto usata), annunciato in una conferenza stampa senza domande (sic!), passato di mano non solo senza esborso di denaro (fattispecie non rara nel mondo del calcio) ma addirittura ripulito dai debiti e con robuste dotazioni finanziarie. Qualcuno ha memoria di un’operazione analoga? Io no.
Cessione Sampdoria, Primocanale: che filtri ha superato Ferrero?
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Primocanale, poi, parla della solidità finanziaria degli imprenditori che si accostano al calcio. Per investire in una società di Serie A, infatti, serve un proprietario che abbia le capacità finanziarie per coprire eventuali perdite. E qui il sito torna sulla colpa di Garrone, che ha venduto la Sampdoria a Ferrero, mettendola a rischio:
Un proprietario che non abbia alcuna capacità finanziaria personale mette il club che gestisce nella scomoda posizione in cui la sopravvivenza è possibile solo se non si sbaglia un colpo. E non sbagliare mai non è possibile. Avere regalato il club a un uomo con il curriculum di Massimo Ferrero significa averlo messo direttamente a rischio, con una scelta ponderata e consapevole.
Infine c’è l’attacco ai famosi filtri che Ferrero avrebbe superato. La domanda di Cantile è su che cosa abbiano messo al vaglio i professionisti che hanno analizzato la figura dell’ex presidente:
Ci sono poi altri aspetti di quella penosa vicenda che saltano agli occhi, alcuni in modo grottesco. Pensiamo ai famosi ‘filtri’ che Ferrero avrebbe superato: in cosa consistevano? Patrimonio personale, no. Storia imprenditoriale di successo, no. Rispetto delle regole, no. Esperienza nel mondo del calcio, no. Che cosa hanno chiesto, dunque, i professionisti che hanno vagliato questa stravagante candidatura?