Andrà a processo la Sampdoria per il caso ‘Plusvalenze’, ecco il comunicato e cosa rischia a questo punto la squadra blucerchiata
Il caso ‘Plusvalenze’ diventerà un processo sportivo. La Procura della federcalcio ha inoltrato oggi a undici società il deferimento per illecito amministrativo. Tra queste c’è anche la Sampdoria. Lo ha reso noto il club blucerchiato con un nuovo comunicato sul sito internet.
L’U.C. Sampdoria S.p.A. comunica che oggi la Procura Federale ha notificato l’atto di deferimento relativo all’indagine sulle c.d. “Plusvalenze”. La società conta di poter chiarire nelle sedi opportune ogni aspetto di interesse, sicura di aver sempre operato nel rispetto delle leggi statali e delle normative federali che disciplinano gli ambiti gestionali ed economici nonché in conformità con la prassi nazionale ed internazionale della compravendita di calciatori.
Sampdoria, i capi d’accusa per il caso Plusvalenze e chi rischia di più
Sampdoria a processo per il caso ‘Plusvalenze’: il comunicato
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, Vidal: ecco perché è saltata la trattativa col gruppo Vialli
Non c’è solo la Sampdoria, altri 4 club di Serie A sono coinvolti: Juventus, Napoli, Genoa e Empoli. Chi rischia di più però sono altre società: ai club del massimo campionato infatti viene contestata solo la violazione dell’articolo 31 comma 1, ossia il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali o i comportamenti diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica.
Si rischia al massimo un’ammenda con diffida, stando al Codice di giustizia sportiva. Chi invece rischia la squalifica sono i dirigenti rappresentanti dei club e i titolari dell’area sportiva. E in alcuni casi si tratta di figure che non sono più in carica.
Indagine chiusa lo scorso 21 febbraio e le più esposte sono le squadre di Serie B. A cui a Procura contesta la violazione dell’articolo 31 comma 2: in quel caso, il Codice prescrive anche il rischio di penalizzazione e fino alla retrocessione o esclusione al campionato.
Tutto passa quindi al tribunale federale. Tra i capi d’accusa quello più grave è indubbiamente quello legato all’iscrizione al campionato “in assenza dei requisiti richiesti”.