In casa Sampdoria, c’è un dato che deve preoccupare. La crisi delle squadre di Ranieri del secondo anno. Una crisi evitata a Torino…
E’ una serata della memoria.
Al sesto minuto, quando Belotti segna il goal poi annullato vengono alla mente due ricordi, quello del secondo anno di Ranieri – quasi una maledizione costante nella sua carriera – ma anche quello della partita dell’anno scorso al Ferraris contro il Lecce. Dominata dai salentini di Liverani e cambiata da una chiamata (corretta) del Var su un fallo di Alex Ferrari, che quasi per uno scherzo del destino o del caso torna proprio questa sera in campo da titolare, esattamente come Verre, segno che Ranieri ha anche la capacità di fare autocritica rispetto ad alcune sue scelte.
Poi, io che ho invocato Verre titolare sempre, non ho il minimo dubbio a dire che è stato uno dei peggiori.
La seconda storia, quella del secondo anno, fa oggettivamente un po’ paura.
Claudio Ranieri – straordinario allenatore e, se possibile, uomo ancora migliore – il primo anno fa benissimo, mettendo in mostra un gran gioco ed ottenendo grandi risultati, ma spesso non si conferma la stagione successiva.
Ecco i casi: Napoli, straordinario quarto posto in serie A il primo anno, esonerato il secondo.
Tutto ok negli anni successivi fino alla Juventus, terzo il primo anno, esonerato il secondo.
Poi, a Roma, il primo anno dopo il subentro a Spalletti, Ranieri firma la più bella cavalcata della storia del calcio italiano, perdendo lo scudetto solo per la sconfitta all’Olimpico, proprio contro la Sampdoria. Poi, l’anno dopo, dopo il 4-3 subito dal Genoa di Ballardini, esonerato.
E anche Leicester dove, vincendo la premier, ha firmato la più grande impresa della storia sportiva mai raggiunta al mondo, e poi è stato esonerato l’anno successivo.
Un po’, è ingratitudine. Un po’, evidentemente, sir Claudio ha la sindrome del secondo anno.
E a me quando ho visto il goal di Belotti – quello annullato e poi quello buono, che poi non era assolutamente buono nemmeno quello, perchè il giocatore del Torino si era portato la palla fuori dalla linea laterale prima di crossare e allora ci si chiede a che serve il Var se viene dato buono un gol simile – ho pensato esattamente a quello perchè, dopo le tre vittorie consecutive, straordinarie, la Sampdoria sta giocando male, se non malissimo, inutile girarci attorno.
Brutta e presuntuosa nel derby di campionato. Nemmeno scesa in campo a Cagliari. La più brutta di sempre con il Bologna. Addirittura capace di regalare un derby a un Genoa e a Maran nel completo marasma. E anche a Torino tutt’altro che irresistibile.
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, avanza l’idea Sanchez

Poi, per carità, alla fine nel suo casino, avanti il Toro, pari, avanti la Samp, di nuovo pari, la partita non è stata nemmeno brutta e qualche giocatore che merita più degli altri c’è stato: Audero, Candreva, Quagliarella, i vecchi e il bambino.
Ma, ovviamente, la chiave della partita di oggi è stata al momento del ritorno in campo, quando Benetti – il vice di sir Claudio che era in tribuna dopo la squalifica dovuta all’espulsione contro il Bologna – ha comunicato quello che gli aveva appena detto Ranieri: fuori Yoshida dentro Tonelli, fuori Ekdal dentro Andre Silva, fuori Jankto dentro Damasgaard, fuori Verre dentro Gabbiadini.
Ed è chiaro che, quando cambi quattro uomini tutti in una botta al rientro in campo dopo l’intervallo, senza che nessuno dei quattro avesse guai fisici, vuoi dare un segno e di quelli pesanti.
Tanto che Audero che, nonostante la giovane età è una sorta di leader in campo, sempre lì a incitare i compagni, ha dichiarato a fine partita: “I quattro cambi all’intervallo sono stati una lezione del mister, l’abbiamo compresa”.
Ora, non so se la lezione sia stata realmente compresa, ma so che possono essere stati il punto di svolta della stagione, esattamente come l’espulsione di Alex Ferrari tolta dal Var insieme al rigore contro il Lecce, da cui cominciò la risalita di Ranieri dello scorso campionato.
Corsi e ricorsi storici. Intanto la Sampdoria di Ranieri con i quattro cambi ha evitato la crisi del secondo anno …
Sampdoria, Ranieri quattro cambi per evitare la crisi del secondo anno