Il piano iniziale degli investitori della Sampdoria non sta funzionando come ci si aspettava, Albisetti chiarisce che servono ulteriori iniezioni di capitale
I piani inizialmente erano altri. La Sampdoria, dopo un anno e mezzo dall’arrivo della nuova proprietà, avrebbe dovuto competere per risalire in Serie A, ma i risultati tecnici e sportivi non stanno riflettendo le ambizioni e i progetti iniziali della società. Il primo ad ammetterlo è stato proprio Matteo Manfredi, che si è detto consapevole che servirà intervenire ancora, con pazienza e investimenti, per rispettare la pianificazione un po’ più complessa del previsto.
Servono investimenti, quindi, iniezioni di capitale da parte degli investitori. Più di quanto si credeva all’inizio. Si è parlato a lungo del fatto che, alla fine di questa stagione, la somma dei soldi immessi nel club arriverà a 100 milioni di euro. Forse ne serviranno ancora di più? A spiegare la situazione, in un’intervista a Telenord, è Roberto Albisetti, esperto di finanza e di economia:
Un anno e mezzo fa avevano presentato un piano, che non abbiamo visto, con proiezioni basate su certe ipotesi. Siccome questo scenario che avevano previsto non si è realizzato, dovranno adottarne un altro, più negativo. Che vuol dire semplicemente che non ci sono i soldi dal flusso di cassa previsti inizialmente, che avrebbero permesso di pagare i debiti. E allora bisogna fare delle iniezioni di capitale. Perché altrimenti la società andrebbe in perdita o default. Lui (il presidente, ndr)ha già un accordo con gli investitori che continueranno a finanziare il club. A che livello non si sa: finanziamenti di sussistenza o per cercare di rimediare a quanto non fatto quest’anno? Dovrebbe rispondere Manfredi
Sampdoria, Albisetti: “Manfredi deve trovare ancora più capitali”
Sampdoria, Roberto Albisetti: piani iniziali non rispettati, servono più soldi
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Albisetti afferma che gli investitori devono immettere ancora più liquidità nella Sampdoria, per sopperire alle mancanze di ingressi che non sono stati generati per via dell’andamento non positivo e della probabile mancata promozione in Serie A a fine stagione. E, oltre alla quantità di denaro, conta anche l’obiettivo per cui viene versato: semplice sopravvivenza del club o ambizioni di risalita?
Devono investire di più, come rilanciare sul banco per rimediare. Quello che conta ora è il secondo turno di investimento. Nel momento in cui hanno fatto la società che amministra il fondo devono essersi messi d’accordo su come capitalizzare. Chi ci mette i soldi adesso conta. Se sono gli investitori di Singapore, se si resuscita qualche investitore del primo momento oppure se Manfredi riesce a trovare altre soluzioni