Sampdoria, chi può far saltare la cessione a Radrizzani e Manfredi? Il punto sugli accordi con le diverse categorie di creditori che potrebbero impedire la presentazione del piano
“Bisogna correre”: questo il leit motiv del Presidente della Sampdoria Marco Lanna la sera del 30 maggio annunciando la conclusione delle trattative e il via libera all’aumento di capitale.
Perchè? Non solo per rispettare le scadenze federali (in primis iscrizione al campionato di Serie B entro il 20 giugno prossimo) ma anche per consentire che il rispetto degli accordi preliminari con il duo Radrizzani-Manfredi.
I due finanzieri hanno infatti condizionato la propria proposta ad una ristrutturazione dell’ingente massa debitoria che grava su club blucerchiato. Massa che va ridotta e questa riduzione deve essere in prima battutta formalizzata dagli accordi con i creditori e poi sottoposta al vaglio del Tribunale di Genova, presentando il piano per l’omologa.
Molti obietteranno: ma l’accordo con i creditori c’è stato prima. Si, ma si tratta di accordi di massima, che ora devono essere messi nero su bianco.
Sampdoria, chi può far saltare la cessione a Radrizzani e Manfredi? Il punto sugli accordi con i creditori
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In particolare la Sampdoria ha diverse categorie di creditori sociali. I fornitori medio/piccoli stanno accettando tutti e gli accordi verrano formalizzati a breve, come peraltro richiesto dall’avv. Bissocoli che tiene i contatti con tutti i creditori.
L’altro creditore di peso è lo Stato, ossia l’Agenzia delle Entrate. Qui il problema sarebbe più legato alle lunghe tempsitiche burocratiche che vanno accorciate che rispetto all’approvazione dell’offerta. Un problema analogo che si presenta con la banca australiana Macquarie.
Capitolo agenti e procuratori sportivi: secondo quanto riporta il Secolo XIX, si tratterebbe della categoria con il quale stanno sorgendo problemi. Quasi che pensassero – sbagliando – che la Sampdoria sia giù di proprietà di Raddrizzani&Manfredi…Per avere un’idea dell’ordine di grandezze, al 31.12. 2021 i debiti per commissioni degli agenti e procuratori sportivi ammontavano a 14,8 milioni di euro.
Insomma il lavoro da fare è ancora tanto, le tessere del puzzle devono andare tutte al loro posto e devono farlo nei tempi corretti.
La notizia positiva è sicuramente l’estensione delle misure protettive accordata il 3 giugno dal Tribunale di Genova: i creditori non potranno richiedere il fallimento o altre misure esecutive, dando tempo all’avv. Bissocoli e al CdA di chiudere gli accordi necessari a tenere in piedi il piano di salvataggio Radrizzani-Manfredi