Secondo l’avvocato Pieremilio Sammarco, la cessione del solo ramo sportivo della Sampdoria, come nei piani di Alessandro Barnaba, non sarebbe possibile
Alessandro Barnaba ha formulato la sua proposta per rilevare la Sampdoria: il finanziere, che opera per conto di Merlyn Advisor, vuole rilevare il solo ramo sportivo della società. Accollandosi i relativi debiti, ma senza occuparsi, invece, dei crediti con banche, fornitori, erario e procuratori.
Ma è uno scenario attuabile? In merito ha parlato, al principale quotidiano genovese, l’avvocato Pieremilio Sammarco, legale che assiste la famiglia di Massimo Ferrero, azionista di maggioranza di Holding Max.
La prima strada per attuare il piano di Barnaba è il concordato semplificato liquidatorio. Per Sammarco, però, è bene ricordare che le società di calcio non possono essere equiparabili in toto a quelle commerciali:
Le società di calcio non possono essere equiparate in tutto e per tutto alle società commerciali. Ci sono delle specificità che le società ordinarie non hanno, come per esempio il titolo sportivo.
Cessione Sampdoria, Sammarco e il piano di Barnaba…
Sampdoria, Sammarco: Barnaba? Non è possibile cessione solo del ramo sportivo…
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La cessione del solo ramo sportivo non è possibile. Chi, infatti, vuole la Sampdoria non può lasciare da parte dei debiti. Lasciar da parte dei crediti, infatti, potrebbe creare un pericoloso precedente con lo Stato:
Chi se lo prende non può non accollarsi tutti i debiti dell’azienda Sampdoria. Se così non fosse, sarebbe una manovra in danno dei creditori e tra essi lo Stato italiano che ha il credito più ingente. Se questa strada fosse avallata dalle istituzioni, a mio avviso, il sistema calcio non sarebbe più credibile e qualunque club potrebbe scaricare i propri debiti bancari, fiscali e verso i fornitori in una “bad company” e continuare indisturbatamente il campionato di appartenenza attraverso una “NewCo”.
Barnaba avrebbe avuto rassicurazioni in merito, ma Sammarco sostiene il contrario. Le norme Noif della Figc non consentono la cessione di un solo ramo dell’azienda. Chi vuole la Sampdoria, dunque, non potrà lasciare da parte il ramo della cosiddetta “bad company”:
Confido nella saggezza della Figc, del presidente Gravina, della Covisoc e del Tribunale di Genova che dovrà tutelare i creditori, tra cui il fisco e Sace. Quanto al titolo sportivo secondo le norme Noif della Figc non può essere oggetto di autonoma cessione senza che venga ceduta l’intera azienda sportiva con tutti i debiti, non solo gli sportivi.