Angelo Palombo è pronto per allenare la Sampdoria Under 17: un grande traguardo per l’ex collaboratore di Marco Giampaolo, che sogna in grande
Dopo quattro anni e mezzo da collaboratore della prima squadra, Angelo Palombo è diventato il tecnico dell’Under 17 della Sampdoria. Il centrocampista a gennaio ha scelto di passare al settore giovanile per cercare nuovi stimoli, come affermato al Secolo XIX:
Sono un po’ emozionato. Ringrazio la società e in particolare Invernizzi per questa possibilità. A gennaio la scelta di passare al settore giovanile sembrava strana, ma mi sono portato avanti nel conoscere i ragazzi e l’ambiente. Da collaboratore mi stavo appiattendo, avevo pochi stimoli. Vorrei diventare un allenatore importante.
Tanti i modelli di ispirazioni per Palombo. Dagli allenatori con cui ha lavorato, come Marco Giampaolo e Sinisa Mihajlovic, a quelli attuali:
Mihajlovic, Giampaolo ma anche Delneri, Mazzarri, lo stesso Novellino. Mi piaceva il loro modo di allenare e interagire con i giocatori. I top sono Guardiola e Klopp ma ammiro Italiano, con cui ho fatto il master a Coverciano. Anche Motta mi piace tantissimo.
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Per Palombo sono venti gli anni passati alla Sampdoria. Arrivato nel 2002, ne ha trascorsi 15 e da giocatore cinque nello staff, Angelo ha incarnato al meglio i valori del club:
Vorrei tornare al primo giorno per poter riprovare ancora le emozioni vissute, tutte, positive e negative. Ci sono stati quei 4 mesi all’Inter, ma non voluti da me. Potevo andare via 100 volte, ma sono sempre rimasto aggrappato alla Sampdoria perché mi sono innamorato della maglia e della città e non sarei mai voluto andare via. L’appartenenza fa la differenza ma puoi crearla a prescindere dalla fede calcistica del giocatore.
Dopo una battuta sul calciatore che avrebbe voluto allenare “Cassano. Mi piacerebbe allenare un calciatore con il suo talento”, Palombo spiega come ha vissuto gli ultimi mesi della scorsa stagione:
Nell’ultimo anno ho sofferto molto, soprattutto da quando sono passato al settore giovanile perché da fuori non potevo più dare una mano. Giampaolo ha bisogno di poter lavorare su principi non facilmente assimilabili dall’oggi al domani: dal ritiro il mister farà sicuramente ancora meglio.