La Sampdoria di Matteo Manfredi non ha ancora scelto il terzo allenatore dopo Pirlo e Sottil. Ma come è possibile?
Si dice che una volta toccato il fondo si possa solo risalire… invece alla Sampdoria, purtroppo, al peggio non c’è mai fine, in campo come tra le scrivanie.
Mentre la squadra naufraga negli abissi della classifica, offrendo prestazioni indecorose, in società non si capisce cosa succeda.
Siamo a martedì mattina, a 24 ore dal tardivo esonero di Andrea Sottil, e ancora, presidente e direttore sportivo, stanno riflettendo sul prossimo allenatore che dovrà sedere sulla panchina blucerchiata. Il terzo di una stagione fallimentare.
La domanda sorge spontanea: a cosa avrà pensato Pietro Accardi in queste settimane? Perché guardando giocare la Sampdoria chiunque, da almeno un mese, si è reso conto che Sottil non avrebbe potuto gestire oltre una squadra con la quale non è palesemente mai entrato in sintonia.
In una società ben organizzata e padrona delle proprie scelte Sottil sarebbe stato sollevato dall’incarico prima della sfida di Palermo, sfruttando una sosta che avrebbe potuto rappresentare l’ultima occasione per tentare di centrare un obiettivo ripetutamente dichiarato dalla proprietà stessa. E invece ci ritroviamo, a due giornate dal giro di boa, a doverci guardare seriamente alle spalle.
Consapevoli del percorso che ci aspetta e lasciando agli inguaribili ottimisti piccole illusioni di ripresa… ci resta solo la facoltà di analizzare una situazione diventata ormai grottesca.
Sampdoria, Manfredi e Accardi dovevano essere già pronti per il dopo Sottil!
Sampdoria, scusi Manfredi ma come si fa a non aver scelto ancora il terzo allenatore?
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Alla Sampdoria regna la confusione più totale. È ormai chiaro che Pietro Accardi, dopo un buon mercato, abbia trovato grandi difficoltà nel gestire mansioni che, ad oggi, evidentemente, sono ancora troppo impegnative per il suo percorso lavorativo.
Inesperto? Presuntuoso? Poco incline a fare passi indietro quando le cose non vanno secondo programma? Forse di tutto un po’…
Di certo c’è che oggi i blucerchiati non hanno ancora un nome da inserire nella casella “allenatore”… segno di una dirigenza capace nel trattare la parte “finanziaria” ma assolutamente maldestra nel gestire le questioni di campo.
È possibile che dopo un mese non si abbiano ancora le idee chiare sul sostituto di Sottil? Si naviga a vista senza idee e senza un senso logico, in questa fase della stagione non vi è nulla di comprensibile in casa Sampdoria e, sentendo le voci sui papabili pretendenti, ogni perplessità diventa certezza.
Siamo ad un passo, arrivato con estremo ritardo, dal ceffare anche la terza panchina e la Sampdoria non può permettersi l’ennesimo orrore.
Nella speranza che venga fatta una scelta sensata, che Accardi restringa al mercato il suo spazio di azione e che Manfredi provi a cucirsi addosso l’abito del padre padrone, iniziando a preparare un quadro dirigenziale più esperto per il prossimo anno… ci auguriamo che la squadra si dia una svegliata e porti in salvo la nave.
Per la storia della Sampdoria, per quello che ha subìto questa bandiera nell’ultimo decennio, per tutta la passione e pazienza di una tifoseria unica al mondo.