Il futuro della Sampdoria sarà più chiaro dopo il 14 dicembre: i membri del Cda potrebbero porre fine al loro mandato in caso di mancato aumento di capitale
Tra i vari elementi coinvolti nella cessione della Sampdoria c’è anche il Consiglio d’Amministrazione. Marco Lanna, Alberto Bosco, Gianni Panconi e Antonio Romei non hanno voce in capitolo nella trattativa, ma le loro decisioni, basate anche su quanto accadrà, possono determinare il futuro del club.
I quattro membri del Cda il 14 dicembre chiederanno l’aumento di capitale al proprietario del club di trenta milioni. Una ricapitalizzazione importante che serve per garantire stabilità nel prosieguo della stagione, ma che apre scenari per l’inserimento del fondo Merlyn, pronto a mettere i soldi al posto di Massimo Ferrero per poi effettuare la scalata interna.
Cessione Sampdoria, il Cda lascia senza aumento di capitale?
Sampdoria, senza aumento di capitale il Cda può aprire lo stato di crisi?
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L’edizione genovese di Repubblica riporta lo scenario in caso di mancato aumento di capitale. Se, infatti, non arriveranno i 30 milioni della ricapitalizzazione, sarebbe probabile la fine del mandato per l’attuale Cda. Che si limiterebbe solo all’approvazione del bilancio.
Così facendo correrebbe il rischio di aprire lo stato di crisi di impresa. Secondo la definizione di crisi di impresa:
Uno degli elementi caratterizzanti e innovativi del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, oltre all’eliminazione di ogni riferimento discriminatorio della figura dell’imprenditore che non possa adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni, è senza dubbio l’introduzione della definizione di stato di crisi, ex art. 2, comma 1, lettera a) secondo cui per crisi si intende ‘‘lo stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza del debitore, e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate.
Ci sono poche certezze su quello che accadrà alla Sampdoria, ma a breve si avrà un quadro più chiaro. L’Assemblea del 14 dicembre nella sede di Banca Lazard sarà decisiva. Il fondo Merlyn è pronto a subentrare, ma non si escludono colpi di teatro.