Nuovi elementi per provare a riaprire l’inchiesta plusvalenze, non la Juventus coinvolta ci sono anche altri club, compresa la Sampdoria.
Gli inquirenti della Procura federale hanno letto le carte dei pm di Torino. E ora puntano puntano a rimettere in discussione l’assoluzione del club bianconero nel processo sportivo e non solo. Stando a quanto riporta l’Ansa, starebbero notificando alle parti interessate la richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della giustizia sportiva.
Il tutto relativo all’inchiesta plusvalenze. La riapertura dell’indagine riguarda la Juventus, ma anche altri club e tra questi dovrebbe esserci la Sampdoria. Riapertura, aggiunge sempre la stessa fonte, sulla base dell’articolo 63 del codice di giustizia sportiva.
La Corte d’appello della Figc aveva assolto nel maggio scorso la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze. Evidentemente, la procura guidata da Giuseppe Chinè ha rinvenuto nella lettura dei documenti forniti dalla procura di Torino nuovi elementi in grado di riaprire il caso.
Inchiesta plusvalenza: la posizione della Sampdoria
Sampdoria, si riapre l’inchiesta plusvalenze: la posizione del club
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I pm torinesi, che hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente bianconero Andrea Agnelli e di altri dirigenti per false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza e fatturazioni fittizie, si sono concentrati sugli scambi di giocatori senza passaggio di denaro. Oltre alle manovre degli stipendi.
La Sampdoria però non è sorpresa dalla riapertura delle indagini e non teme punti di penalizzazione in classifica. Secondo l’accusa il club blucerchiato avrebbe registrato plusvalenze fittizie per 11,1 milioni di euro.
Sotto la lente di ingrandimento della Procura erano finite le cessioni di Daouda Peeters, Erasmo Mulè e Giacomo Vrioni alla Juventus ma anche Maxime Leverbe e David Ivan al Chievo Verona con conseguente incremento fittizio delle immobilizzazioni immateriali per 10,35 milioni di euro. Oltre alle cessioni vengono contestati anche quattro acquisti dalla Juventus, ossia Matteo Stoppa, Emil Audero, Nicolò Francoforte ed Erik Gerbi. Ma anche l’operazione Ihattaren destò sospetti.
La Sampdoria si è già difesa una volta, ottenendo l’assoluzione. E intende difendersi in ogni sede opportuna, per dimostrare la mancata fondatezza delle accuse a lei rivolte. L’interesse della società blucerchiata è quello di chiarire ogni aspetto della vicenda nelle sedi opportune. Sicura di aver operato nel rispetto delle leggi statali e delle normative federali.