La Sampdoria ha abbassato di quasi due milioni gli stipendi, ma non basta: Manfredi vuole ridurre ancora i costi di gestione
Fin dall’estate la nuova Sampdoria ha messo in atto una politica di taglio degli stipendi, in realtà già partita dal gennaio 2023 quando in tanti hanno salutato Bogliasco in prestito, come Bartosz Bereszynski, Alex Ferrari, Ronaldo Vieira, o a titolo definitivo come Ciccio Caputo e Omar Colley.
Nell’ottica di un continuo abbassamento del monte-ingaggi, dopo la retrocessione, la Sampdoria ha detto addio ai vari Emil Audero, Bereszynski, Manolo Gabbiadini, Tommaso Augello, Mehdi Leris, Filip Djuricic, Jeison Murillo. Tutti calciatori con un ingaggio alto, che, però hanno lasciato comunque i blucerchiati con un tetto stipendi di 27 milioni lordi, il più alto della Serie B.
Sampdoria, Matteo Manfredi vuole abbassare ancora gli stipendi
Sampdoria, stipendi abbassati di quasi due milioni. Ma ancora non basta…
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Matteo Manfredi ha proseguito nell’abbassamento del monte-ingaggi, diminuendo di 1.991.492 milioni nel mercato invernale (meglio solo il Pisa con 2.253.725), ma rimanendo comunque in testa con 25,4 milioni lordi di stipendi. Tanti. Troppi per una Sampdoria, che, anche dati i paletti imposti dalla Figc, proseguirà nella politica di riduzione dei costi nel prossimo calciomercato.
Da qui arriva il desiderio di spalmare l’ingaggio di Valerio Verre dopo la mancata cessione e la trattativa – probabilmente al ribasso – per il rinnovo di Nicola Murru, in scadenza il 30 giugno 2024.