La Sampdoria deve tenersi stretta Sabiri e pure Thorsby. Una squadra che invece può rinunciare a qualche altro giocatore…
Su una cosa di sicuro Marco Giampaolo ha ragione. Al netto dello scampato pericolo, non si può festeggiare per i 36 punti finali anche in un campionato dove la quota salvezza è stata alla fine di soli 31 punti.
Troppo pochi per chiunque, troppo pochi anche per una Sampdoria che – pur in una stagione di oggettive difficoltà societarie – a livello tecnico avrebbe dovuto e potuto fare di più.
In attesa di capire se davvero ci sarà una svolta nella gestione del club ora la domanda è un’altra: da chi ripartire per il nuovo corso? Visto che i blucerchiati sono reduci comunque da un campionato deludente, la tentazione sarebbe quella di fare la rivoluzione, tabula rasa o quasi.
Ma qui mi pongo un’altra domanda: questa Sampdoria ha la forza economica di fare la rivoluzione? La risposta almeno per il momento è no. Dunque servirà valutare con attenzione ogni situazione di mercato e non solo. Partiamo dai giocatori in scadenza o in prestito sino a giugno.
La Sampdoria deve puntare su Sabiri
Su Quagliarella – che a 39 anni ha dimostrato di poter ancora dire la sua – siamo tutti d’accordo: il capitano firmerà un altro rinnovo di un anno, pur conscio del fatto che nessuno potrà garantirgli alcuna titolarità.
Poi c’è Ekdal, e qui bisogna essere concreti: il giocatore non si discute, personalmente mi è sempre piaciuto molto ma le sue condizioni fisiche restano un grande limite. Più no che sì, almeno secondo me.
Capitolo Sabiri: credo che sul giocatore si possano accendere presto le sirene di mercato dopo le ottime cose fatte vedere nel girone di ritorno ma credo anche che la Sampdoria debba fare di tutto per trattenerlo. Sabiri può essere oggi l’arma in più della squadra che verrà.
Tra gli acquisti dell’ultimo mercato di gennaio io manterrei in rosa anche Rincon, elemento che si è sempre mostrato utile alla causa.
Giovinco una scommessa persa, Supriaha un mistero
Sampdoria, tieniti stretta Sabiri e pure Thorsby…
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Per il resto niente rimpianti e tanti saluti: Giovinco è stata una scommessa persa, Supriaha resta un mezzo mistero, Magnani poco più di una comparsa, il solo Conti – che ha prolungato sino al 2025 – potrebbe alla fine restare: anche l’ex Atalanta e Milan al momento resta una scommessa persa per via delle sue condizioni fisiche non ottimali. In scadenza e ai saluti Yoshida, che – orfano di Ranieri – si è parecchio perso per strada con D’Aversa e soprattutto con Giampaolo.
In difesa è cresciuto molto Alex Ferrari (giusto ripartire da lui) mentre su Omar Colley – che più volte nelle ultime stagioni pareva sul punto di sbarcare in Premier – si riaccenderanno presto le sirene di mercato. Altro tema centrale: quali saranno i giocatori sacrificati sul mercato in estate, soprattutto se non dovesse arrivare un magnate americano, un principe arabo o un fondo internazionale a comprare il club? I nomi sono essenzialmente tre. Ovvero Colley, Thorsby e Audero.
Sampdoria, Thorsby da tenere assolutamente
La Sampdoria in verità ha fatto fatica negli ultimi anni a fare plusvalenze in uscita (che almeno sino al 2019 avevano fatto tra virgolette la fortuna della gestione Ferrero), ma tra i tre credo che il giocatore più sacrificabile resti Audero. Già, l’eroe salvezza con quel rigore parato a Criscito nel derby.
Anche domenica il portiere doriano si è messo in mostra con una serie di bellissimi interventi a Milano contro l’Inter: può essere il momento giusto per cederlo sia per fare cassa sia perché alle sue spalle c’è un Falcone che può definitivamente meritarsi la maglia da titolare.
Immagino ci possa essere tanto mercato anche su Thorsby: il norvegese non è un giocatore giampaoliano (ad oggi bisogna ragionare sulla conferma in panchina del mister abruzzese) ma è anche l’unico vero incontrista in rosa. Meglio tenerselo stretto insomma, soprattutto perché la Samp è chiamata ad oggi a un altro campionato in cui l’obiettivo primario sarà la salvezza.
La lista degli altri intoccabili della Sampdoria
Poi ci sono altri giocatori che in qualche modo ritengo intoccabili, a meno di clamorose offerte in arrivo dal mercato: Bereszynski a destra e Augello a sinistra (con Murru magari da collocare altrove), il ritorno di Gabbiadini e Damsgaard, ovviamente Candreva sempre al centro di questa Samp dopo che finalmente sono state superate le grane tattiche con Giampaolo.
Poi c’è Ciccio Caputo che – al netto delle 11 reti segnate nella stagione appena conclusa – personalmente non mi ha entusiasmato. Patti chiari, amicizia lunga: se il convento non passa di meglio è giusto ripartire anche da lui ma forse ci si può anche guardare intorno per trovare qualcosa di diverso.
La Samp ha bisogno di un po’ di freschezza, di qualche giovane interessante: Giampaolo l’altra sera a Primocanale parlava di “4-5 Sabiri da scovare in serie B”. Bene, bravo. Io comunque mi accontenterei almeno di tenerne uno…
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