In Sampdoria-Juventus ha finalmente fatto il suo esordio tra i grandi Simone Trimboli, che ha raccontato tutta l’emozione della sua prima volta.
Lo aspettava tantissimo questo momento Simone Trimboli e in realtà lo aspettavano tanti tifosi della Sampdoria. Per un ragazzo che è cresciuto con la maglia blucerchiata addosso, non poteva esserci coronamento più grande ed emozionante che esordire in prima squadra, in una partita di Serie A e nel tempio di Marassi.
Tutti questi ingredienti si sono mischiati ed è così che in Sampdoria-Juventus, al minuto 83, ha messo piede per la prima volta in Serie A proprio Trimboli. In una partita molto delicata e difficile, in cui il centrocampista classe 2002 si è messo anche in luce con una chiusura intelligente su una ripartenza bianconera. L’emozione dell’esordio per l’ex capitano della Primavera blucerchiata era enorme e l’ha raccontata ai microfoni del canale media ufficiale della Sampdoria.
Sampdoria, Trimboli racconta il suo esordio contro la Juventus: “Sono felicissimo”
Sampdoria, Trimboli racconta l’emozione dell’esordio. Le parole
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Si è visto che era ancora emozionato Trimboli mentre provava a raccontare il suo esordio. Ripeteva molto spesso di essere felicissimo e che il sogno bellissimo è diventato finalmente realtà:
Le emozioni sono tantissime, sono felicissimo. Tanti anni qua si coronano con il sogno dell’esordio a Marassi con i tifosi sugli spalti. Peccato per il risultato però abbiamo lottato e questo è importante. Sono felicissimo.
Già a Udine il mister mi ha mandato a scaldarmi e ci stavo credendo che sarei entrato, poi ha fatto altre scelte e oggi di nuovo ci speravo. Quando mi ha chiamato mi sono fermato un attimo, sono corso verso la panchina per prepararmi ed è stato tutto velocissimo, è stato bellissimo.
L’esordio con la Sampdoria era ciò che Trimboli più aspettava, ma molto professionalmente non perde di vista la partita e anche la stagione che la squadra sta conducendo. Da qui una lucida analisi della partita con i bianconeri e le sue sensazioni in vista di Venezia:
Quando sono entrato stavamo perdendo 2-0 e dopo pochi minuti abbiamo fatto il 2-1, a quel punto ci stavamo credendo tutti. Eravamo consapevoli di aver fatto una partita coraggiosa, che è quello che ci ha chiesto il mister anche se di fronte c’era una squadra come la Juventus. Poi l’episodio del 3-1 ci ha un po’ tagliato le gambe, però l’importante è essere rimasti in partita e aver battuto colpo su colpo contro una squadra come la Juventus. La Juve è una squadra molto forte ma nonostante questo ci credevamo.
Adesso abbiamo la partita importantissima contro il Venezia dove dovremo fare punti perché la classifica richiede anche questo ee ce la possiamo fare se giochiamo con coraggio come abbiamo fatto oggi