La Sampdoria perde ancora e ora tutta colpa ricade sul lavoro di Andrea Sottil perché la squadra di Pietro Accardi è forte…
Quando è troppo è davvero troppo. Basta. Basta. E ancora basta! Chi ha sbagliato, perché è evidente che errori ne siano stati commessi a volontà, è giusto che “paghi”.
È giusto che si metta la faccia davanti a un microfono e lo si faccia in maniera pulita, senza dare e prendersi alibi e senza prendere in giro nessuno. Non abbiamo bisogno di sentirci dire che la squadra dà tutto quello che può perche gli occhi li abbiamo e stupidi non lo siamo.
E basta davvero poco per rendersi conto che questo gruppo non è un gruppo e tantomeno sta con l’allenatore. Questa è una squadra che oltre a non saper cosa fare sul rettangolo verde ha la tristezza negli occhi e sulle spalle. Basta osservarli durante i 90 minuti. Non ci vuole neppure troppa profondità psicologica o percezione perché la cosa è più che evidente.
Se Pietro Accardi ha fatto un ottimo lavoro in estate, e tutti gliene abbiamo reso merito, è anche vero che oggi rischia di compromettere tutto con delle scelte inopportune (Sottil) e un atteggiamento davvero incomprensibile. Una vera delusione!
Capitolo allenatore appunto… pura follia! Confusione totale. Giocatori che compaiono e spariscono con la velocità di una bacchetta magica, un modulo che non funziona e che si continua a proporre senza ripensamenti, una squadra che non ha un’identità di gioco ma neppure il carattere per lottare.
In questo momento il peggior calcio della serie cadetta. Ma Andrea Sottil non si limita a questo, perché anche lui come Accardi, vuole farci credere che vada quasi tutto bene.
La squadra si impegna. La Samp arriverà dove deve arrivare e gli attaccanti cominceranno a segnare. Sì certo, e poi a Natale saliremo sulla slitta con le renne. Ripeto ponendo l’accento su tutto questo delirio… ma pensano davvero che basti amare una bandiera per farsi mettere l’anello al naso senza fiatare? Forse applaudendo sempre e comunque glielo abbiamo fatto credere ma non è così.
Sampdoria, Sottil scende, Accardi rimane stabile…
Sampdoria, tutta colpa di Andrea Sottil. La squadra di Pietro Accardi è forte!
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Perché la tolleranza ha un limite anche quando l’amore incondizionato prevale su ogni cosa. I tifosi della Sampdoria hanno sopportato di tutto in questi anni e oggi meritano il giusto rispetto. Anche da parte di giocatori che sembrano non essersi mai calati in questa realtà, che non sembra abbiano capito cosa sia la Sampdoria. La Sampdoria è la Sampdoria e va meritata.
Questa è la prima regola che tutti i ragazzi devono avere bene in mente. Prima ancora di provare a fare tre passaggi di fila in campo. Se mai ne avremo il piacere.
Ognuno ha le proprie colpe in percentuali diverse… assolvo solo la società che si è fidata di Accardi cedendogli le chiavi del settore tecnico e che, facendo sacrifici economici, gli ha concesso carta bianca su ogni decisione.
Questa società vuole, anzi… forse deve, andare in serie A, e se non si vuole rischiare di buttare via tutto il lavoro fatto in estate è scoccata l’ora di mettere fine a questo scempio indecoroso e provare a fare l’ennesimo sacrificio.
C’è una sosta che permette di giocarsi l’ultima carta per non lasciare nulla di intentato. Forse siamo ancora in tempo ma occorre una sterzata forte e decisa. Ora o mai più e il mai più sarebbe una catastrofe anche per il presidente Manfredi. Se non si sceglie un allenatore “certezza” ora non ci saranno alibi neppure per la proprietà.
E poi Sampdoriani basta davvero farsi andare sempre tutto bene per amore, la squadra si sostiene ma a volte si può anche dimostrare con i fischi che tutto questo non va bene. Meritiamo molto di più!