Marco Lanna è diventato il diciottesimo presidente della storia della Sampdoria, ma chi sono stati i suoi predecessori?
Il dopo Massimo Ferrero ha finalmente un volto, un nome e un cognome: sarà Marco Lanna, genovese ex giocatore della Sampdoria e tifoso sampdoriano a ricoprire la carica di presidente blucerchiato. Lo ha stabilito il CdA riunitosi il 27 dicembre, che ha voluto affidare la Sampdoria ad una figura di comprovata fede sampdoriana. Lanna diventerà dunque il diciottesimo presidente della storia della società, soppiantando proprio Ferrero.
Il giocatore della Samp d’oro, che militò nella squadra indimenticabile dal 1987 al 1993, si inserisce nella lunga lista dei suoi predecessori, che in 75 anni di storia blucerchiata sono stati ben diciotto. A cominciare dal primo, Piero Sanguineti, rimasto in carica per poco tempo nell’arco del 1946. Seguì Amedeo Rissotto, che restò presidente della Sampdoria fino al 1948.
Dal 1948 al 1953 fu la volta di Aldo Parodi, a cui successe l’indimenticato Alberto Ravano. Soprannominato “Il comandante”, restò in carica fino al 1961 dando grande lustro alla Sampdoria. Tanto che alla sua scomparsa, nel 1984, nientemeno che il suo successore Paolo Mantovani gli intitolò l’omonimo torneo che si gioca ancora oggi.
Il quinto presidente della Sampdoria fu Glauco Lolli Ghetti, che ha la particolarità di aver ricoperto la carica dal 1961 al 1965 e poi dal 1974 al 1978. Nel conteggio viene contato per uno, ma è l’unico ad aver ricoperto la carica di numero uno blucerchiato per due volte. Tra i suoi due mandati ci sono stati Enrico De Franceschini (1965-1966), Arnaldo Salatti (1966-1968), Mario Colantuoni (1968-1973) e Giulio Rolandi (1973-1974).
Presidenti Sampdoria dal 1978 ad oggi: dal periodo d’oro Mantovani a Ferrero, passando per i Garrone
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Dopo la seconda avventura da presidente di Lolli Ghetti è arrivato il breve anno di Edmondo Costa, che già lavorò nella Sampdoria di Ravano. Ma Costa fu colui che, nel 1979, cedette i blucerchiati al presidente con la P maiuscola Paolo Mantovani. Colui che rese grande la Sampdoria in Italia, in Europa e nel mondo e che restò in carica dal 1979 fino alla morte, avvenuta nel 1993.
Alla morte dell’indimenticabile Paolo diventò presidente suo figlio Enrico, che ha ricoperto la carica fino al 2000. Dopodiché la famiglia Mantovani ha ceduto la presidenza sampdoriana a Enzo Garufi, concludendo una dinastia ventennale coronata di successi. Garufi tenne le redini della Sampdoria fino al 2002, quando il presidente diventò Pietro Sgarlata.
Anche Sgarlata però ebbe breve durata, perché di lì a poco la Sampdoria sarebbe stata acquistata dall’altra dinastia ai vertici dei blucerchiati, quella dei Garrone. Prima Riccardo “Duccio” Garrone, in carica fino al 2013 (anno in cui morì) e sostituito dal 2013 al 2014 dal figlio Edoardo, che già ricopriva negli anni precedenti un ruolo in società.
Ciò per cui è ricordato Edoardo in queste ultime settimane, tuttavia, è l’aver ceduto la Sampdoria al penultimo presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Dopo sette anni di presidenza, il Viperetta ha rassegnato le sue dimissioni in seguito all’incarcerazione dovuta alle indagini della Procura di Paola sulle sue società calabresi.
Adesso la Sampdoria ha voltato pagina e Ferrero, dal 27 dicembre 2021, non figura più come presidente della società. Il suo nome è stato sostituito da quello di Marco Lanna, che fu giocatore sotto la gestione di Paolo Mantovani e che ha perciò nella mente e nel cuore la grande favola della magica Sampdoria. Dove ogni elemento funzionava a meraviglia anche grazie alla presidenza mai dimenticata di un presidente con la P maiuscola.