Juan Sebastian Veron, compagno di Sinisa Mihajlovic alla Sampdoria, alla Lazio e all’Inter, ha voluto ricordare un aneddoto dei tempi di Genova
La morte di Sinisa Mihajlovic ha toccato da vicino l’intero mondo del calcio. Sinisa ha condiviso, soprattutto in Italia, lo spogliatoio con decine di campioni, tra cui Juan Sebastian Veron, suo compagno alla Sampdoria, tra il 1996 e il 1998, alla Lazio, tra il 1999 e il 2001, e all’Inter tra il 2004 e il 2006.
In questi sei anni i due si sono conosciuti bene e l’argentino, nel corso della conferenza stampa del Golden Foot, ha voluto ricordare l’importanza di Sinisa quando è arrivato alla Sampdoria dal Boca Juniors appena 21enne. Il serbo, per lui come per tanti, è stato un vero e proprio fratello maggiore:
Sono arrivato alla Samp quando lui c’era già, per me è stato un fratello maggiore. Lo porterò con me per sempre.
Sampdoria, Veron e quella punizione lasciata da Mihajlovic…
Sampdoria, Veron ricorda Mihajlovic: una volta voleva attaccarmi al muro
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, se Dragovic non si libera assalto a Nuytinck? Le ultime
Veron, uno che aveva un piede destro estremamente delicato, ha voluto poi raccontare un episodio successo in un Bologna-Sampdoria che ha come oggetto del contendere un calcio di punizione. La specialità di Sinisa che, quella volta, venne convinto a lasciarla al compagno.
Il risultato, però, non giocò in favore di Veron:
Ricordo una volta a Bologna: lui calciava sempre le punizione e lo convinsi a farmene tirare una. Ho tirato male, loro hanno sfiorato il gol in contropiede e Miha mi ha insultato per 20 minuti. Mi sono chiuso in bagno perché a fine partita mi voleva attaccare al muro.