La Sampdoria ha una squadra da Serie A: anche Walter Novellino non riesce a spiegarsi l’avvio pessimo in campionato dei blucerchiati
Ciò che sta accadendo alla Sampdoria è difficile da spiegare. I blucerchiati hanno una squadra costruita per andare in Serie A, ma, dopo cinque giornate, si trovano ultimi in classifica. Non si dà una spiegazione nemmeno Walter Novellino, uno che di cose blucerchiarte se ne intende.
All’edizione genovese de La Repubblica ha manifestato la sua sorpresa per un avvio così deludente della Sampdoria. La squadra è fatta bene, ma, forse, ha bisogno di più tempo:
Non riesco a capire, la squadra è buona, fatta bene. Ritengo che per comprendere ogni situazione si debba guardare indietro, la società ha fatto grandi sacrifici, ma serve tempo per mettere tutto a posto. I giocatori possono andare in campo sereni, c’è tutto, ma devono meritarselo.
La squadra è tutt’altro che da ultimo posto. Anche perché può contare su una coppia di attaccanti come quella formata da Gennaro Tutino e Massimo Coda, che sono un lusso per la categoria. Andrebbero, però, serviti in modo diverso:
Ultimo posto? Neanche per sogno, è nettamente più forte di quella dello scorso anno, basta fare il confronto tra gli attaccanti. La coppia formata da Coda e Tutino sono un lusso per la categoria. Senza munizioni non possono mostrare le loro qualità. Sottil ha sicuramente ben chiaro cosa fare, non ha bisogno dei miei consigli. Sono amante del 4-4-2, lo sanno tutti, e potrebbe essere la soluzione giusta considerando la rosa a disposizione. Cominciamo a buttare palloni in area nel modo giusto e vediamo cosa succede.
Sampdoria, Walter Novellino: serve orgoglio
Sampdoria, Walter Novellino: cosa succede? La squadra è da Serie A!
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Il ritorno al 4-4-2 può essere una soluzione per Novellino, che esalta il lavoro di Pietro Accardi, anche se non si trova d’accordo con la decisione di mandare via anche Amedeo Baldari, lo storico medico sociale:
Sono d’accordo con la scelta societaria di tagliare con il passato, ma esistono anche delle eccezioni. Manca certamente una persona che ama la Sampdoria come il dottore. Aiutano a trasmettere il DNA di un club, a coinvolgere tutti. Questo aspetto è fondamentale per ottenere dei risultati, ma non è facile ottenere una partecipazione totale. Preferire sempre il “noi”.
Cosa direbbe Novellino ai giocatori? Niente paura, ma serve orgoglio per indossare una maglia così tanto importante. Perché la Sampdoria è la Sampdoria:
La Sampdoria è la Sampdoria, non è una squadretta. Bisogna avere l’orgoglio di indossare la maglia blucerchiata e dimostrarlo sul campo, non a parole.