Uno dei giocatori migliori di questo avvio è Maya Yoshida: il giapponese della Sampdoria ha trovato il goal contro l’Inter ed è uno dei leader della squadra
Maya Yoshida è tra i giocatori più positivo dell’avvio di campionato della Sampdoria. Il goal all’Inter è stato solo il giusto premio a prestazioni convincenti contro avversari importanti come i nerazzurri o come il Milan, incontrato alla prima. Il difensore giapponese, diventato idolo dei tifosi per i suoi detti in genovese, svela al Secolo i motivi di questa ottima partenza:
Non ho mai smesso di giocare tutta l’estate e avendo fatto sei partite alle Olimpiadi mi sono aggregato al gruppo della Samp come se non avessi mai staccato. Penso che questo sia stato stancante ma mi ha lasciato nelle gambe il ritmo giusto. Delusione? Sognavo una medaglia, ma certo non possiamo dirci delusi.
Con l’arrivo di D’Aversa sono cambiati i metodi di allenamento e Yoshida sa che non è facile capire subito un allenatore nuovo. Intanto, però, la coppia con Omar Colley è sempre più affiatata:
Ci troviamo bene, io sono forse un po’ meglio tatticamente, lui è molto veloce, penso siamo molto complementari e ormai dopo oltre un anno ci conosciamo reciprocamente. Avere sempre lo stesso compagno, ora è Omar, è fondamentale. Cambiarlo spesso, magari ogni partita, non è la stessa cosa. Tre partite sono poche ma io trovo si veda già una buonissima squadra.
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Il giapponese, poi, si dice sorpreso della scelta di Cagliari e Verona, che hanno esonerato, rispettivamente, Semplici e Di Francesco dopo appena tre giornate:
In Giappone non succederebbe mai e poi mai! Sono rimasto molto sorpreso, allora anche noi che non abbiamo ancora vinto in campionato siamo a rischio. E anche la Juve! Giudicare dopo solo tre partite mi sembra assurdo.
Domenica la Sampdoria incontrerà l’Empoli di Lorenzo Tonelli. Il difensore ha un conto in sospeso con i blucerchiati, che lo hanno mandato via nonostante la sua volontà di restare. I due sono rimasti in buoni rapporti nonostante la separazione:
Mi ha aiutato tanto, mia figlia è andata a scuola col suo, sono stato spesso a casa sua qui a Genova e mi ha aiutato a inserirmi. Però lo avviso: noi a Empoli abbiamo bisogno dei 3 punti.