Il Giappone di Yoshida vola in semifinale a Tokyo 2020: decisivo contro la Nuova Zelanda proprio il rigore del difensore della Sampdoria.
Giocare una competizione internazionale nel proprio paese è un onore immenso, ma che porta con sé tante aspettative. Ma il calcio maschile del Giappone ha risposto subito con determinazione e alla fine ha stupito tutti. A Tokyo la nazionale nipponica ha conquistato le semifinali e la possibilità di giocarsi, se non altro, il podio. E in questa piccola impresa c’è anche un pezzettino di Sampdoria.
Quel pezzettino ovviamente è Maya Yoshida, difensore blucerchiato dal 2020, da sempre nel giro della nazionale giapponese e da anni suo capitano. Anche alle Olimpiadi giocate in casa, partecipando da fuori quota, Yoshida sta lottando per la bandiera del suo paese e, nei quarti di finale contro la Nuova Zelanda, ha impresso il timbro decisivo al passaggio del turno dei suoi.
Sampdoria, Yoshida trascina il Giappone verso il podio olimpico
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E’ stato proprio il centrale della Sampdoria, classe 1988, a segnare il rigore che ha permesso al Giappone di approdare in semifinale, al termine di una partita finita 0-0 anche dopo i tempi supplementari. Dopo gli errori di due avversari, Yoshida ha trasformato il penalty che ha fatto continuare il sogno di un oro dal doppio valore, se conquistato proprio a Tokyo.
Il prossimo appuntamento con la storia, per Yoshida e compagni, sarà il 3 agosto alle 13:00 (ora italiana), quando il Giappone affronterà la Spagna per la seconda semifinale dei Giochi Olimpici.