Tra integrazione e futuro, Maya Yoshida parla di questi primi mesi alla Sampdoria e di cosa lo ha spinto a scegliere la Serie A
Il futuro di Maya Yoshida, in scadenza con la Sampdoria a giugno, è ancora molto incerto, ma il giapponese si sta facendo voler molto bene dai compagni e dai tifosi. Tra proverbi in genovese e spaccate sul terrazzo, il giapponese sta spopolando sui social: “Mi piace imparare cose nuove, tra cui la lingua. Gabbiadini al Southampton non mi aveva insegnato l’italiano, ma mi aiuta ora. Mi sono integrato anche grazie a Ranieri, che aveva già lavorato con altri giapponesi al Leicester”.
Il difensore giapponese, poi, spiega cosa l’ha spinto a scegliere la Serie A e a dire sì alla Sampdoria: “Ho sentito Manolo prima di firmare e dopo la firma Ramirez. Quando è arrivata la chiamata non ci credevo: io volevo giocare e la Sampdoria mi ha dato una possibilità”.
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E poi c’è stato lo zampino di Zaccheroni: “Ho lavorato quattro anni con lui in nazionale e mi diceva sempre: “Puoi avere successo in Italia”. Probabilmente quella frase mi è rimasta in testa”.
Yoshida ha in testa un solo obiettivo ora: “Troppo presto per parlare del futuro. Sono venuto qui per sfruttare questa opportunità e per salvare la Samp. Prima di pensare al futuro, pensiamo a salvarci”.