Zlatan Ibrahimovic si è preso la 71^ edizione del Festival di Sanremo: lo svedese è stato mattatore sul palco ed è uscito di scena ringraziando l’Italia
È stato il Festival di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha scacciato le polemiche sulla sua presenza alla kermesse sanremese numero 71 calandosi perfettamente nella parte. Ha saputo mettersi in gioco, ha tenuto la gag del “Festival di Zlatan“, dello “Zanremo” fino alla fine e si è preso il palco con la stessa classe con cui domina in campo.
La serata finale è stata il coronamento di quattro puntate in cui si è visto un Ibra diverso, ma che ha mantenuto le caratteristiche che gli vengono riconosciute a livello mondiale. Un Ibra che ha scambiato due passaggi con Donato Grande – invitandolo anche a venire al Milan – che ha cantato con Mihajlovic, che ha scherzato con Achille Lauro e soprattutto con Amadeus. Anche nell’ultima serata:
Sono contento, ho fatto proprio un bel lavoro. Anche se forse ho fatto un errore. Non ho deciso io il colore della tua giacca. Perché l’hai messa nerazzurra?
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Ultima serata che ha concluso con un monologo prima di consegnare due maglie rossonere ad Amdeus e Fiorello, suoi compagni sul palco:
Ho giocato 945 partite, vinto 11 scudetti e coppe, ma ho anche perso. Sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Ho segnato più di 500 gol, ne ho sbagliati tanti. Il fallimento è parte del successo. La cosa importante è fare ogni giorno la differenza con impegno, dedizione. Ognuno può essere Zlatan, come io sono tutti voi.
Ringraziamento finale anche al pubblico e all’orchestra, schierata in difesa nella sua “formazione di Sanremo”:
Non è il mio Festival o quello di Amadeus, è il vostro. Grazie Italia, sei la mia seconda casa. L’orchestra ha difeso coi denti la “fossa della musica”, merita di stare nella formazione ideale del Festival.
Dopo aver conquistato l’Ariston Ibrahimovic punta l’Europeo con la Svezia – l’indiscrezione di FotbollDirekt parla di convocazione per le partite di marzo – e non molla lo scudetto con il Milan. Oggi sarà a Verona per sostenere la squadra.