La Covisoc ha segnalato alla federazione 62 casi di plusvalenze sospette: coinvolte Napoli, Juventus e Sampdoria e operazioni come quella di Audero
La Covisoc ha messo nel mirino ben 62 plusvalenze relative a operazioni di calciomercato che hanno coinvolto società importanti come Juventus, Napoli, Barcellona e la stessa Sampdoria. L’organismo che monitora lo stato economico e finanziario dei club ha segnalato dei casi sospetti al presidente federale Gravina. La procura ha aperto un fascicolo.
Per il presidente queste segnalazioni non sono una novità, dato che, stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, secondo le sue parole sarebbero cose di 7-8 mesi fa. Il capitolo plusvalenze è sempre delicato da affrontare, dato che intorno a esse ruota gran parte degli affari di calciomercato. Per ora, trattandosi di segnalazioni, è difficile capire quali possano essere i reali scenari futuri, dato che solo in un’occasione si è arrivati alla penalizzazione di una squadra: il Chievo.
Covisoc, le plusvalenze segnalate: coinvolta anche la Sampdoria
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La squadra più coinvolta in questa operazione è senza dubbio la Juventus. Nel mirino della Covisoc sono finite oltre 30 transazioni di mercato bianconere, alcune delle quali anche molto costose. Dai trasferimenti di Pjanic e Arthur, fino ad arrivare al passaggio di Audero alla Sampdoria per 20 milioni.
Anche per quanto riguarda la società blucerchiata, secondo le segnalazioni, ci sono operazioni non chiare. Oltre al trasferimento del portiere, anche quello di Daouda Peeters alla Juventus, gli acquisti, sempre dai bianconeri, di Matteo Stoppa (un milione), Michael Brentan (0,225), Nicolò Francofonte (1,7) ed Erik Erbi (1,3). A cui si aggiungono le trattative per Depaoli (4,5) e Leris (2,8).
Coinvolta anche l’operazione che ha portato Victor Osimhen al Napoli per 71,25 milioni. Il Lille e i partenopei hanno incluso, infatti, nella trattativa, il passaggio di quattro giocatori in Francia. Gli azzurri hanno ceduto Claudio Manzi (4), Ciro Palmieri (7), Luigi Liguori (4) e Orestis Karnezis (5,13) per abbassare l’effettivo costo dell’attaccante.
La procura ha, come detto, aperto un fascicolo, anche se è difficile che possano esserci penalizzazione come accaduto ai tempi del Chievo. Quando, oltre alla giustizia sportiva, entrò in gioco quella penale, con tanto di intercettazioni telefoniche.