La Sampdoria fa parte delle undici società coinvolte nello scandalo plusvalenze: accusati i membri del cda, tra cui Massimo Ferrero e Gianluca Vidal
Dopo aver ricevuto dalla Procura federale la notifica della fine delle indagini sullo scandalo plusvalenze, la Sampdoria si è attivata per preparare la sua difesa. I blucerchiati, come riporta il Secolo, si dicono tranquilli. Le operazioni sono state portate avanti nel rispetto delle norme.
In casa Sampdoria l’indagine coinvolge tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione del periodo tra il 2019 e il 2021. Ovverosia: Massimo Ferrero, Antonio Romei, Paolo Fiorentino, Paolo Repetto, Adolfo Praga, Gianluca Tognozzi, Giovanni Invernizzi, Giuseppe Profiti, Enrico Castanini e Gianluca Vidal. E Massimo Ienca, che aveva la delega sulla firma dei contratti.
Sampdoria, le accuse verso Massimo Ferrero e Gianluca Vidal
Scandalo plusvalenze, la Sampdoria prepara la difesa: coinvolti Ferrero e Vidal
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Le operazioni coinvolte ormai sono note. Ci sono le cessioni al Chievo di Maxime Laverbe (600.000 euro) e David Ivan (900.000) e diverse operazioni con la Juventus. Daouda Peeters per 4 milioni, Erasmo Mulé per 3,5, Emil Audero per 20, Giacomo Vrioni per 4, Nicolò Francofonte per 1,7, Erik Gerbi per 1,3, Matteo Stoppa per 1.
La Sampdoria, stando al Secolo, starebbe pensando di affidare la difesa a uno studio legale. L’accusa per Ferrero, Romei, Fiorentino, Tognozzi, Praga, Repetto e Invernizzi è di aver effettuato plusvalenze fittizie per un totale di 11 milioni e 150mila euro. L’imputazione verso Profiti, Castanini e Vidal riguarda delle immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo consentito dalle norme che regolano i bilanci. Il totale è di 3 milioni e 350mila euro.