La Procura di Paola pronta a presentare ricorso dopo la scarcerazione e la concessione degli arresti domiciliari a Massimo Ferrero. Respinte invece le istanze presentate dai legali di Vanessa e Giorgio Ferrero.
La Procura di Paola sarebbe pronta a presentare ricorso la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro di concedere a Massimo Ferrero gli arresti domiciliari.
Lo riporta l’edizione odierna del quotidiano Il Secolo XIX. I pm, infatti, si erano battuti nelle circa tre ore di dibattito affinché l’ex presidente della Sampdoria non venisse scarcerato.
I giudici, che motiveranno la loro decisione entro 45 giorni, hanno però accettato la linea difensiva presentata dagli avvocati Giuseppina Tenga e Luca Ponti.
Nessun rischio di fuga o di inquinamento delle prove da parte di Massimo Ferrero che ha già lasciato il carcere di San Vittore per fare rientro nella sua casa di Roma.
Pur non conoscendo ancora le motivazioni che hanno spinto i giudici verso la loro scelta, l’avvocato Ponti non crede comunque che l’età dell’ex patron blucerchiato possa aver influito.
Con i suoi 70 anni compiuti lo scorso agosto è, infatti, al limite di quella che viene indicata dalla legge come età massima per la detenzione carceraria.
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E, mentre i legali dell’ormai ex presidente della Sampdoria festeggiano, gli avvocati di Vanessa e Giorgio Ferrero sono di umore opposto.
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro infatti ha respinto il ricorso presentato dai legali della figlia e del nipote di Massimo Ferrero con i due che restano quindi in regime detentivo domiciliare.
Esito opposto invece per l’istanza presentata dal commercialista Aniello Del Gatto, altra persona coinvolta e anche lui finito agli arresti domiciliari dallo scorso 6 dicembre.