Il comitato tecnico scientifico ha rimandato la decisione sulla ripresa degli allenamenti per la Serie A: il campionato è appeso a due date
La Serie A sta provando a ripartire. A ritmo lento, perché il comitato tecnico scientifico nella giornata di ieri ha posticipato l’invio della valutazione al Ministro Roberto Speranza sulla ripresa degli allenamenti il 18. L’invio è atteso, ora, tra oggi e martedì per avere, poi, i tempi tecnici per tradurre le prescrizioni nel protocollo ufficiale che sarà curato dal Ministro dello Sport.
Per ora gli scienziati si stanno preoccupando solo di dare l’ok alla ripresa degli allenamenti, poi si penserà a quello per il campionato di Serie A. I nodi da sciogliere sono ancora diversi: dal numero di tamponi, ai ritiri blindati alla quarantena in caso di positività – elemento su cui il comitato tecnico non transige. I giocatori, infatti, non sarebbero favorevoli a una clausura da qui fino a fine campionato. Al momento, dovrebbe essere previsto un ritiro solo di 15 giorni per ridurre il rischio contagi.
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Non ci sono, poi, solo tamponi e test sierologici. Ci sono anche le visite cardiovascolari per gli ex-positivi, che devono escludere qualsiasi tipo di complicazione.
Con questi dubbi è impossibile dare risposte univoche su quando ripartirà il campionato. Ci sono però alcune date oltre cui non si può andare. Per terminare entro il 2 agosto, data imposta dall’Uefa, la Serie A deve ripartire nella settimana tra il 7 e il 14 giugno.